Corsi INDIRE: La storia infinita, corsi e ricorsi contro INDIRE

La questione della formazione dei docenti in Italia continua a suscitare dibattiti accesi. Recentemente, il Collettivo Docenti Sostenitori della Scuola (C.D.S.S.) ha sollevato critiche riguardo ai corsi di specializzazione per il sostegno offerti da INDIRE, parlando di “disparità di trattamento” e di percorsi formativi “pericolosamente abbreviati”. Tuttavia, un’analisi più approfondita mette in luce la complessità della situazione e la necessità di un approccio equilibrato.

Un’analisi parziale della formazione Docente

Secondo Daniela Nicolò, portavoce del gruppo “Uniti per INDIRE”, il ragionamento del C.D.S.S. presenta una visione parziale e fuorviante della realtà formativa. Prima dell’introduzione del TFA sostegno, i docenti che desideravano specializzarsi nel sostegno all’inclusione dovevano affrontare le SSIS, percorsi biennali che richiedevano un impegno significativo. L’arrivo del TFA sostegno da 60 CFU, della durata inferiore a un anno, ha rappresentato un’evoluzione necessaria per rispondere alle esigenze educative contemporanee.

TFA Sostegno vs. Percorsi INDIRE

La critica riguardo alla disparità di trattamento tra i docenti formati attraverso il TFA e quelli che parteciperanno ai percorsi INDIRE appare, secondo Nicolò, infondata e contraddittoria. L’introduzione di percorsi formativi più brevi e mirati non deve essere vista come un declassamento della preparazione, ma come un’opportunità per garantire una formazione adeguata alle esigenze attuali del contesto scolastico.

Nicolò sottolinea che la qualità della formazione non può essere misurata esclusivamente dalla durata del percorso. È essenziale valutare i contenuti, le metodologie didattiche e le competenze acquisite. I percorsi INDIRE, pur avendo una struttura diversa, possono offrire una preparazione adeguata e specifica per affrontare le sfide del sostegno educativo.

Riconoscere l’esperienza dei docenti

Un altro aspetto fondamentale evidenziato nel comunicato è l’importanza dell’esperienza pluriennale dei docenti. Nicolò afferma che l’esperienza dei docenti, insieme a quella di coloro che hanno già conseguito titoli in altri paesi dell’Unione Europea, è un elemento cruciale che non può essere ignorato. Questi fattori, secondo il gruppo “Uniti per INDIRE”, costituiscono una base solida per garantire standard elevati nella formazione.

Critiche al collettivo e appello per il supporto

In conclusione, il comunicato critica il Collettivo per non cogliere il contesto evolutivo della formazione docente e per non riconoscere l’importanza di un sistema che si adatta alle necessità attuali. Nicolò invita il C.D.S.S. a concentrare le proprie energie su questioni più rilevanti, piuttosto che opporsi a INDIRE, che è stato concepito per soddisfare le esigenze dei docenti.

“Come sempre, ringrazio chi vorrà darci voce, affinché possiamo esprimere la nostra opinione. INDIRE è stato pensato per noi”, conclude Daniela Nicolò.

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