Assegnazione docenti ai plessi: cosa sapere su precedenze e tutele
L’assegnazione dei docenti ai plessi scolastici, specialmente quando questi si trovano in comuni diversi dalla sede principale dell’istituto, è un processo complesso che richiede il rispetto di precise normative e criteri stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) sulla mobilità. In particolare, la condizione di disabilità del personale docente gioca un ruolo cruciale in questa procedura, garantendo tutele specifiche per chi ne ha diritto.
Come Funziona l’Assegnazione dei Docenti ai Plessi
L’assegnazione dei docenti alle classi e ai plessi è di competenza del dirigente scolastico, che agisce in base ai criteri generali definiti dal Consiglio d’Istituto e alle proposte formulate dal Collegio dei Docenti. Questo processo, regolato dagli articoli 10, 7 e 396 del D.lgs. 297/94, prevede una stretta collaborazione tra gli organi collegiali della scuola.
Tuttavia, quando si tratta di plessi ubicati in comuni diversi dalla sede di organico, entrano in gioco ulteriori disposizioni. Secondo l’articolo 3/5 del CCNI mobilità 2022/25, l’assegnazione deve salvaguardare la continuità didattica e rispettare il criterio del maggior punteggio nella graduatoria interna di istituto. Inoltre, è fondamentale considerare le precedenze previste dall’articolo 13 del CCNI, che tutelano specifiche condizioni personali, tra cui la disabilità.
Disabilità e Precedenze nell’Assegnazione
Le precedenze di cui all’articolo 13 del CCNI mobilità 2022/25 includono diverse categorie di docenti, tra cui:
Personale con disabilità (art. 21 della legge 104/92) con un grado di invalidità superiore ai due terzi.
Assistenza a familiari con disabilità, come il coniuge o il figlio.
Personale trasferito d’ufficio negli ultimi otto anni che richiede il rientro nel comune di precedente titolarità.
Queste precedenze garantiscono che i docenti in condizioni di disabilità o con gravi motivi di salute siano assegnati prioritariamente ai plessi più vicini alla loro residenza o a quelli che meglio rispondono alle loro esigenze personali. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le condizioni di invalidità danno diritto a queste tutele. Ad esempio, una lettrice con invalidità al 60% e art. 3 comma 1 non rientra nelle precedenze previste, poiché non soddisfa i requisiti specifici dell’articolo 13/1, punto III, del CCNI.
Cosa Cambierà con il Nuovo CCNI 2025/28?
Il CCNI mobilità 2022/25 sta per essere rinnovato per il triennio 2025/28. Eventuali novità relative alle precedenze e alle tutele per il personale con disabilità saranno comunicate tempestivamente, anche attraverso aggiornamenti normativi e articoli di approfondimento.
In sintesi, l’assegnazione dei docenti ai plessi ubicati in comuni diversi dalla sede di organico è un processo delicato, che richiede il rispetto di normative complesse e la considerazione delle esigenze personali del personale. Per i docenti con disabilità, le precedenze previste dal CCNI rappresentano un’importante tutela, ma è essenziale verificare i requisiti specifici per accedervi. Resta fondamentale seguire gli aggiornamenti normativi, soprattutto in vista del nuovo CCNI 2025/28, per garantire trasparenza e rispetto dei diritti di tutti i docenti.
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