Intervista al Prof. Attilio Varengo CISL Scuola sull’ipotesi di Contratto integrativo sulla mobilità 2025/28

Intervistiamo il prof. Attilio Varengo, componente della segreteria nazionale della Cisl Scuola con delega alla Contrattazione Integrativa Nazionale per la mobilità per docenti. personale educativo e ATA.

Mercoledì 9 gennaio dopo una lunga contrattazione, pareva che il contratto potesse essere firmato già a novembre scorso, finalmente si è arrivato alla conclusione di una maratona contrattuale in cui il testo del precedente contratto, all’epoca firmato dalla sola Cisl Scuola, in alcune parti è stato scritto.
In estrema sintesi per i nostri lettori, ci può illustrare le principali novità del CCNI 25/28 firmato questa volta da tutte le OOSS presenti al tavolo?

Le novità, che in buona parte discendono proprio da quel contratto sottoscritto dalla sola nostra organizzazione, sono numerose. Non sarà difficile ricordare, a questo proposito, come per evitare il vincolo per i docenti, già previsto per il precedente triennio, la Cisl Scuola avesse previsto nel ccni, in assenza di una disposizione che regolasse l’attribuzione della sede di titolarità, la possibilità per i docenti neoassunti di presentare domanda di trasferimento. Poi la Cisl Scuola era, altresì, intervenuta sul concetto di sede per attenuare anche il vincolo per coloro che ottenevano movimento con sintetica ovvero interprovinciale. Con il CCNL 2019/21 si sono introdotte nuove possibilità di derogare alle disposizioni previste dalla legge.

Le principali novità, ma si tratta di un elenco non esaustivo, riguardano quindi: un nuovo sistema di deroghe molto rinforzato (sono previsti ora anche i figli fino a 16 anni di età oi genitori ultrasessantacinquenni); un ampiomento delle precedenze riconosciute nei movimenti (con introduzione di nuove figure e la possibilità di utilizzare le precedenze per i genitori anche nella mobilità interprovinciale); la possibilità per coloro che possiedono il titolo di sostegno per un grado diverso da quello di titolarità di produrre, comunque, domanda di passaggio di ruolo anche in assenza dell’abilitazione (come invece precedentemente richiesto); l’equiparazione ai passaggi di cattedra per i movimenti dagli insegnamenti di educazione motoria nella scuola primaria agli altri posti della scuola primaria, nuove regole di gestione dei dimensionamenti (più semplici e uniformi per tutti i gradi di scuola); un trattamento più favorevole delle domande condizionate, oggi anticipa di 5 fasi rispetto al passato; una modifica della tabella di valutazione dei titoli per la mobilità a domanda e d’ufficio (in particolare, per quest’ultima, si realizzerà nel corso del triennio di vigenza del CCNI una progressiva equiparazione dei servizi preruolo prestati sullo stesso grado di attuale titolarità, una maggiore valorizzazione del punteggio relativo alla continuità, una limitazione alle richieste da parte del Ministero circa il punteggio da riconoscere per il servizio come tutor o orientatore e per quello prestato nelle scuole di Agenda Sud); una gestione tutta nuova della mobilità dei funzionari ed elevate qualificazione con incarico di dsga prevedendo la possibilità (già scritta nel CCNL) di presentare domanda di mobilità anche in costanza di incarico, di presentare domanda per l’attribuzione della sede definitiva per i neoassunti a tempo indeterminato e infine un alleggerimento del vincolo triennale attraverso il riconoscimento delle deroghe e del fatto che il primo anno, se si conferma la sede, vale ai fini della maturazione del triennio di permanenza.

Questione vincoli, sappiamo che fin dal principio il vostro sindacato per via derogatoria a partire dal contratto 19/22 ha lavorato per demolire gradualmente i vincoli nella mobilità del personale della scuola introdotti per legge. Oggi con la firma del CCNI 25/28 un altro passo in avanti è stato compiuto soprattutto con la deroga ai vincoli per il ricongiungimento ai genitori ultra sessantacinquenni ovvero che compiono i 65 anni entro il 31 dicembre dell’anno in cui si presentano le domande di mobilità. In sintesi alla luce del nuovo CCNI chi resta vincolato e chi no?

La questione della continuità didattica è una cosa molto seria e la nostra segretaria generale, Ivana Barbacci, più volte è intervenuta sul tema anche proponendo soluzioni che vanno nella direzione del riconoscimento piuttosto che della penalizzazione. Come sopra detto e come ricordate la Cisl Scuola, da sola, con responsabilità grande e capacità propositiva ha da subito, in forza di CCNI, iniziato a sgretolare il sistema dei vincoli. Stiamo ancora attendendo un segno dalle decine di migliaia di colleghi che, grazie al nostro sindacato, hanno potuto ottenere la mobilità in presenza di vincoli così come stiamo attendendo le scuse da parte di tutti coloro che non avevano apprezzato (ricorro ad un eufemismo) un CCNI che ha fatto del bene anche ai loro associati. In pratica, oggi, con le previsioni del nuovo CCNI crediamo, davvero, che la grande maggioranza di docenti neoassunti in ruolo, vincolati per legge, oggi possa produrre domanda di mobilità. Per essere concreti restano bloccati solo coloro che non hanno condizioni di disabilità personale, che non hanno parenti da assistere o con invalidità, che non hanno figli con età fino a 16 anni ovvero che non hanno genitori ultrasessantacinquenni. Ai detrattori del contratto, che sempre esistono se non altro per testimoniare la propria esistenza, facciamo anche notare che il contratto interviene anche sui servizi che servono a maturare il triennio considerando, a tale scopo, validi i servizi di supplenza ex art.47, i periodi di assegnazione provvisoria o utilizzo per giungere addirittura all’anno di prova rinviato o frequentato con esito negativo.

Su quale parte del CCNI si è registrata all’inizio della trattativa la maggiore distanza di posizioni tra quanto proposto dall’amministrazione e quanto proposto dai sindacati?

Sinceramente devo ammettere, con piacere, che il clima che ha caratterizzato una trattativa complessa e lunga (si sono contati più di 23 incontri) è stato sempre improntato al reciproco ascolto e alla volontà di portare a soluzione problemi complessi.
Sappiamo come la mobilità sia uno dei momenti maggiormente attesi dalla categoria che affida a questo strumento la possibilità di migliorare la propria condizione. Forse, per la complessità della materia, la questione dei vincoli e il sistema delle deroghe oltre che le modifiche della tabella di valutazione per i docenti sono stati i momenti più complicati. Senza dimenticare il personale ATA per il quale si sono previste modalità nuove nella gestione dei funzionari e per il quale è stata sottoscritta una dichiarazione congiunta che attesta l’impegno a intervenire sulla tabella di valutazione dei titoli al termine dell’attuazione della riforma dei nuovi ordinamenti professionali.
Questione valutazione del servizio pre ruolo nelle graduatorie di istituto per il triennio 25/28 per l’individuazione dei soprannumerari e quindi per i trasferimenti d’ufficio.
Ne abbiamo già parlato ma ci torno volentieri sopra anche per testimoniare la grande attenzione con la quale ci si è mossi. A fronte delle istanze di equiparazione del trattamento del servizio di preruolo a quello di ruolo secondo le direttive europee (cui si fa sempre ricorso in occasione delle lamentate discriminazioni da parte di coloro che ora paiono sorprendersi della soluzione contrattuale adottata), proprio per la delicatezza della materia ci si è mossi con estrema cautela prevedendo un progressivo adeguamento del punteggio nel corso del periodo di vigenza del CCNI. Contemporaneamente, come sempre sostenuto dalla Cisl Scuola, si è rinforzato il riconoscimento per coloro che garantiscono la continuità didattica andando a incrementare di oltre il 100% il punteggio per la continuità stessa.
In definitiva siamo certi che la soluzione adottata sarà tale da non provocare particolari modifiche nelle graduatorie di istituto del personale docente.

Con i tagli di organico dei docenti e degli ATA già previsti dalla legge di bilancio 2025 da quest’anno per i docenti e dal prossimo anno per gli ATA e con altri tagli che ci saranno in rapporto alla crescente denatalità, molti docenti già da quest’anno si vedranno rivalutato il preruolo ma solo se prestato nell’attuale ruolo di appartenenza, mentre per altri la valutazione del preruolo resterà invariata, mi riferisco a coloro che hanno il servizio di pre ruolo e/o il servizio di ruolo prestato in altro ruolo o grado di scuola, in quest’ultimo caso penso ai docenti che hanno ottenuto negli anni scorsi il passaggio di ruolo. Una disparità di trattamento tra docenti che confligge con la stessa raccomandazione dell’Europa e dai ricorsi persi da parte dell’amministrazione. Qual è in proposito la valutazione del suo sindacato su questo delicato aspetto della nuova tabella di valutazione?

Sinceramente siamo sorpresi da questi commenti. Da un lato si addossa al CCNI di aver modificato la valutazione del preruolo producendo possibili modifiche alle graduatorie interne di istituto, dall’altra ci si scandalizza del fatto che il servizio di preruolo e ruolo in altro grado non sia stato ulteriormente valorizzato. Al di là di queste osservazioni, come detto, ci si è mossi con estrema cautela su questo versante, proprio in forza del fatto delle considerazioni fatte nella premessa della domanda. Per il personale ATA non si sono modificati i punteggi perché come condiviso nella dichiarazione congiunta abbiamo da terminare la riforma dei nuovi ordinamenti professionali.

Negli scorsi anni molti docenti con impegno e anche sacrificio economico hanno conseguito titoli culturali e accademici che hanno arricchito la loro professionalità ma che non trovano in questo contratto alcun riconoscimento dal punto di vista del punteggio, mentre sono stati ritoccati in positivo le valutazioni del servizio pre ruolo, per la continuità e per le esigenze di famiglia. Cosa pensa in proposito la Cisl Scuola?

Ritorno su quanto detto in precedenza. Oltre tutto, una cosa è intervenire, progressivamente, su un elemento, altro è quello di modificare le valutazioni dei titoli culturali che i colleghi possono o non possono aver conseguito conoscendone anche gli effetti sulla valutazione in tema di mobilità. Resto convinto che le regole del gioco devono essere conosciute prima che lo stesso inizi. Per quanto riguarda il servizio, non le sfuggirà, che lo stesso Stato italiano ha dovuto soccombere in giudizio innumerevoli volte a proposito del riconoscimento del servizio preruolo. Ora che anche la ricostruzione di carriera viene effettuata considerando senza alcuna penalizzazione il servizio di precariato davvero risulta difficile sorprendersi che anche il CCNI della mobilità ne abbia preso atto.

Infine qual è il giudizio complessivo che dà la Cisl Scuola sul contratto integrativo nazionale sulla mobilità relativa al personale Docente, educativo e ATA 25/28?

Il nostro giudizio complessivo è di estrema soddisfazione. Non potrebbe essere altrimenti perché così come la Cisl Scuola sottoscrive contratti anche in solitudine per il bene della categoria così la Cisl Scuola saprebbe non siglare contratti che non contengono effetti positivi. Siamo convinti che le novità introdotte porteranno tutte le condizioni migliori per i colleghi docenti, ATA e educatori.

Quando si presume che possano essere presentate le domande di mobilità? Si parla a partire dal 20 febbraio.

Abbiamo appena sottoscritto l’Ipotesi di CCNI. Ora la stessa sarà inviata agli organi di controllo per le consuete verifiche. Nel contempo, l’Amministrazione lavorerà alla stesura della annuale OM che sarà anche oggetto di confronto.
Successivamente, e sempre che gli organi di controllo non eccepiscano nulla, ci sarà la consegna definitiva. Crediamo che la finestra temporale utile per l’inizio della presentazione delle domande possa essere ipotizzata a fine febbraio/inizio marzo.

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