Per non dimenticare mai più!
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A ottant’anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz gli alunni della Gramsci ricordano le vittime della Shoah.
Gli alunni dell’I.C. Antonio Gramsci in occasione della Giornata della Memoria hanno ricordato le vittime della Shoah attraverso numerose iniziative per non dimenticare mai più una delle pagine più atroci della storia dell’umanità.
Per non dimenticare mai più è la frase che Shlomo Venezia aveva dedicato ad alunni e professori della nostra scuola che avevano avuto la fortuna e l’onore di incontrarlo il 15 aprile del 2011.
Il nostro primo pensiero in occasione della Giornata della Memoria da quel giorno è infatti legato a Shlomo Venezia ed Ennio Borgia che con il loro racconto e la loro sofferta testimonianza ci hanno lasciato un testamento morale importantissimo: trasmettere alle future generazioni la loro testimonianza.
Gli alunni della scuola secondaria di primo grado hanno avuto l’opportunità di approfondire le tematiche legate alla Shoah attraverso la lettura di romanzi, poesie, attraverso la visione di filmati ma anche partecipando a numerosi laboratori creativi che hanno avuto la finalità di produrre materiali utili a sensibilizzare l’opinione pubblica e a mantenere nel tempo vivo il ricordo perchè come spesso ha sottolineato Liliana Segre l’indifferenza è complice.
Tra le numerose attività proposte spicca sicuramente il percorso allestito nella Biblioteca Scolastica nella quale è stata organizzata una mostra con i lavori realizzati negli anni dagli alunni all’interno del Progetto lettura d’Istituto ma è presente anche una vasta scelta di albi illustrati, romanzi, manuali, riviste e fotografie per permettere ai visitatori di approfondire questo argomento così delicato.
La didattica della Shoah rappresenta soprattutto una straordinaria occasione pedagogica, anche in relazione al nostro presente.
Analizzare, studiare gli eventi può aiutarci nel presente a sviluppare gli anticorpi necessari per riconoscere e combattere le nuove manifestazioni di discriminazione, sopraffazione e razzismo.
In questa prospettiva anche la fantasia insegna a coltivare il ricordo proprio attraverso i libri.
L’approccio ad esempio di Frediano Sessi è rigorosamente storico. Infatti nel libro appena uscito per Einaudi Ragazzi dal titolo Destinazione Auschwitz, ricostruisce origini e storia del Lager più tristemente famoso.
Henryk Mandelbaum era un prigioniero di Auschwitz; faceva parte del Sonderkommando, la squadra speciale ideata dai nazisti per lavorare nelle camere a gas.
Anche Otto Wolken era un prigioniero di Auschwitz; medico di professione, per anni cercò di curare gli ammalati del campo, pur non potendo usare medicine.
Luigi Ferri era uno dei pochissimi bambini di Auschwitz che si salvò; protetto dal dottor Otto Wolken, aveva per tutti gli ammalati attenzioni eccezionali e riusciva a mantenere sulle labbra un sorriso di speranza.
Attraverso le testimonianze di questi e di altri sopravvissuti e alla ricostruzione basata su documenti e analisi storiche che trattano dei campi di sterminio e delle altre forme utilizzate dai nazisti per dar luogo all’Olocausto, Frediano Sessi ripercorre le tappe che portarono Hitler e i suoi uomini a perseguire il folle ideale di un nuovo ordine europeo basato sulla “purezza della razza”.
Parlare della giornata della Memoria mette in evidenza anche alcuni sentimenti positivi quali quello dell’amicizia.
Sami Modiano e Piero Terracina, ad esempio, erano due ragazzini quando nel 1944 si conoscono nel Lager di Birkenau.
Soli al mondo, finito l’inferno, diventano amici se non addirittura fratelli. Sopravvissuti si perdono per cinquant’anni.
Dal loro ritrovarsi nasce la decisione di Sami di raccontare l’orrore, come già fa Piero perché non si ripeta.
Da allora Modiano, (Terracina è morto nel 2019) non ha mai smesso di testimoniare, ora anche attraverso un libro in cui rievoca la nascita dell’amicizia con Piero.
Il testo scritto da Sami Modiano con la collaborazione di Caviglia Marco si intitola Così siamo diventati fratelli. L’amicizia che salvò Sami e Piero ed è la celebrazione di un’amicizia che è stata un’ancora nella solitudine, un baluardo contro la disumanità e la disperazione.
Tra i diversi testi indubbiamente gli albi illustrati rappresentano una proposta forte ed importante soprattutto quelli che sviluppano i temi del coraggio, della speranza e della memoria: parliamo dei “giusti fra i giusti”, come Perlasca, Bartali e Schindler, che con le loro azioni impavide hanno reso possibile una fitta rete di salvataggi; di uomini e donne comuni che hanno cambiato il mondo con il loro destino silenzioso, come Il gelataio Tirelli (Gallucci).
I ragazzi hanno mostrato attenzione, interesse e commozione ascoltando le storie dei sopravvissuti e ripercorrendo le tappe più significative di questa triste pagina della storia. Molti di loro hanno voluto lasciare un proprio contributo. Sono nati lavori creativi di ogni tipo e dal forte impatto emotivo: caviardage, poesie, riflessioni, istallazioni, dipinti, sculture, poesie fino ad una drammatizazzione.
C’è ancora tempo per far vibrare i cuori sensibili……..
Le immagini dei minori pubblicate su questo blog sono utilizzate in conformità con il consenso fornito all’inizio dell’anno scolastico dai genitori o dai tutori legali degli studenti, disponibile al link https://icgramsciaprilia.edu.it/privacy/435-liberatoria-per-utilizzo-immagini come previsto dalle normative GDPR e dalla legge italiana sulla privacy.
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