Educazione digitale di bambini e ragazzi: 3 libri da non perdere
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L’incredibile sviluppo delle tecnologie digitali, e la sempre maggiore precocità con la quale i minori entrano in contatto con esse, ci spingono a considerare ormai cruciale lo sviluppo di strategie educative capaci di promuoverne un uso sano, consapevole e lecito.
Ma quanto siamo ancora lontani, come genitori, dall’aver sviluppato e fatto nostre quelle strategie?
Cosa possiamo fare di concreto per accompagnare i nostri figli lungo il cammino impervio dell’acquisizione di una solida cittadinanza digitale?
Secondo il Report “Digital 2023” di We Are Social, in Italia oltre il 90% dei giovani di età compresa tra 15 e 24 anni ha accesso alla rete globale.
Se prendiamo in considerazione gli accessi protetti con account relativi a istituti scolastici, la forbice dell’età è destinata ad allargarsi e la percentuale a salire.
Oggi non è più solo la socialità ad essere online.
Nel 2025, anche la scuola rivendica l’importante contributo che le tecnologie digitali possono offrire alla preparazione degli studenti.
Tutto ciò presenta, indubbiamente, moltissime opportunità, inimmaginabili anche solo fino all’arrivo della Pandemia. Quando il collasso del sistema scolastico – per lo più impreparato ad affrontare DAD E DID – ci mostrò lo stato di assoluta impreparazione ad una didattica differente da quella praticata sin dai tempi del buon Manzoni.
Ma allo stesso tempo, questo coacervo di nuove opportunità e risorse ci presenta, più impellente che mai, anche il problema di gestirne adeguatamente i rischi.
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Quali sono i principali pericoli della digitalizzazione per bambini e ragazzi?
- La diffusione rapida e incontrollata di contenuti disinformativi, rispetto ai quali – spesso – mancano l’alfabetizzazione digitale e lo spirito critico necessari ad una revisione consapevole dei contenuti appresi. Essendo ben consapevoli della grande risorsa che la rete rappresenta in termini di diffusione della conoscenza a livello globale, i bambini e i ragazzi più giovani tendono a guardarla come una fonte informativa autorevole a prescindere. Questo facilita la percezione delle fake news come eventi reali, dei contenuti disinformativi come apprezzabili e determina una generale corresponsabilità nel favorire ad altri la loro diffusione
- Cyberbullismo e fenomeni di incitamento all’odio, che culminano nei terribili episodi di cronaca cui assistiamo, sgomenti, ogni giorno
- la proliferazione incontrollata di contenuti a carattere pedopornografico dei quali i nostri figli potrebbero essere ignari protagonisti
- furti di identità, episodi di catfishing e reati legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche, ipotesi di stalking che dalla rete potrebbe passare in un attimo alla vita reale
Questo breve elenco, che non ha alcuna pretesa di esaustività, ci mostra immediatamente che, come genitori, abbiamo più che mai bisogno di divenire una guida preparata nell’utilizzo delle tecnologie disponibili, che non vanno demonizzate per i rischi che possono comportare, ma studiate, comprese, padroneggiate da noi per primi.
Il divieto precauzionale di utilizzare le risorse digitali, oltre a rappresentare una menomazione ingiusta di possibilità alle quali i nostri figli hanno diritto di accedere, non è risolutivo affatto dei problemi evidenziati.
Serve unicamente a posticipare l’accesso al pericolo ad un momento successivo, quello in cui ci auguriamo che per l’età raggiunta i nostri figli siano ormai in grado di gestire la tecnologia in modo da non trarne alcun rischio. Ma questo rappresenta una rinuncia educativa, la speranza che sia la maturità individuale a sopperire a una mancanza della quale noi non vogliamo farci carico.
Perché i pericoli non svaniscono per il solo fatto che i figli crescono. E, anzi, tendono a diventare peggiori quando, la mancanza della giusta educazione digitale e il raggiungimento dell’età legata all’imputabilità penale – che in Italia è 14 anni – li espongono all’ulteriore rischio di essere aggressori penalmente perseguibili, oltre che vittime.
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Educazione digitale di bambini e ragazzi: 3 libri perfetti per i genitori
Di seguito abbiamo voluto segnalare tre libri che per contenuti, linguaggio e struttura, ci sono piaciuti molto e rappresentano un’ottima base per assistere i nostri figli in questo delicato percorso.
Qualora ne aveste altri da aggiungere a questo elenco, scriveteceli nei commenti.
Educarsi ed educare al web. 30+1 riflessioni, consigli e idee per tutti
di Marco Pappalardo (Autore) e Alfredo Petralia (Autore) per San Paolo Edizioni
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Educazione ai Social Media – Dai Boomer alla generazione Alfa. Come proteggere i nostri figli dai rischi dei social e del web
di Luisa Di Giacomo (Autore) per Maggioli Editore
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Figli connessi. Come la tecnologia plasma la vita dei bambini
di Sonia M. Livingstone (Autore), Alicia Blum-Ross (Autore), Marco Gui (Prefazione) per Erickson Editore
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