Bullismo a scuola: Il 60% degli studenti vittime di violenza
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I dati shock dell’indagine
In occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, oltre 1.000 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado sono stati intervistati. Ecco alcuni dei risultati chiave:
- Il 60% degli intervistati ha subito atti di violenza;
- Il 26% ha segnalato aggressioni fisiche;
- Il 22% ha vissuto discriminazioni di vario tipo;
- Il 17% ha subito cat calling;
- Il 9% ha riportato casi di molestie sessuali.
Inoltre, il 76% degli studenti ha assistito a episodi di bullismo, e tra questi, il 46% ha deciso di intervenire.
Ripercussioni sulla salute mentale
La violenza ha gravi conseguenze sulla salute mentale degli studenti:
- 48% degli studenti ha dichiarato di aver avuto bisogno di supporto psicologico, senza riceverlo;
- Molti si sentono ignorati o sminuiti quando cercano aiuto;
- Il 41% non riesce a confidarsi con nessuno.
Chi ha parlato, ha scelto prevalentemente la famiglia (44%) e gli amici (26%), mentre solo una piccola percentuale si è rivolta a uno psicologo.
Proposte per combattere il bullismo
Gli studenti hanno espresso chiaramente quali interventi considerano essenziali:
- Introduzione di un’ora settimanale di educazione psicologica;
- Presenza di sportelli di ascolto accessibili senza il vincolo della firma dei genitori;
- Laboratori interattivi per sensibilizzare al tema del bullismo;
- Creazione di app anonime per segnalare episodi di violenza.
Il coinvolgimento attivo di docenti e famiglie è fondamentale per aumentare la consapevolezza e prevenire il problema alla radice.
Commenti e riflessioni
“Questi numeri non sono solo statistiche, ma storie di dolore che non possiamo più ignorare,” commenta Gabriele Maria Sada, CEO di ScuolaZoo. “La scuola dovrebbe essere un luogo di crescita e sicurezza, e invece troppe volte diventa teatro di violenza e solitudine.”
Paolo Kessisoglu, Presidente di C’è Da Fare ETS, aggiunge: “È fondamentale che le istituzioni scolastiche riconoscano la salute mentale come una priorità, garantendo supporto costante e formazione per il corpo insegnante.”
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