Permessi Legge 104 per docenti: come funzionano e cosa sapere sull’anno di prova
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I permessi previsti dalla Legge 104/92 rappresentano un diritto fondamentale per i lavoratori che assistono familiari con disabilità grave. Tuttavia, per i docenti neoassunti in anno di prova, è essenziale comprendere come questi giorni si conteggino e quali siano le implicazioni sul superamento del periodo di prova.
Secondo l’articolo 33 della Legge 104/92, i lavoratori hanno diritto a tre giorni di permesso mensile per l’assistenza a familiari con disabilità grave. Tali giorni devono essere considerati come lavorativi e non includono i giorni festivi o non lavorativi, come specificato dall’ARAN. Ad esempio, se un docente usufruisce del permesso il venerdì e rientra in servizio il mercoledì, i giorni di sabato e domenica non vengono conteggiati come permessi.
Va sottolineato che i permessi della Legge 104 non rientrano nei 180 giorni di servizio richiesti per il superamento dell’anno di prova, di cui almeno 120 devono essere dedicati ad attività didattiche. Pertanto, i giorni di assenza per permessi non incidono sul raggiungimento di tale requisito.
Questa distinzione è cruciale per i docenti, che devono pianificare con attenzione sia l’assistenza familiare sia il completamento dell’anno di prova.
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