Mobilità 2025/26: quando è possibile esprimere la scuola di titolarità
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La mobilità scolastica per l’anno 2025/26 introduce alcune importanti specifiche riguardanti la possibilità di esprimere la scuola di titolarità. Nei passaggi di cattedra o di ruolo, a differenza dei trasferimenti, è sempre possibile indicare la scuola di titolarità tra le preferenze. Tuttavia, nei trasferimenti, questa opzione è limitata a specifici casi, come il cambio di tipologia di posto (ad esempio, da posto comune a sostegno e viceversa).
Per il passaggio di cattedra, è necessario aver superato l’anno di prova e possedere l’abilitazione specifica per la nuova classe di concorso richiesta. Novità interessante è il passaggio nell’ambito della scuola primaria verso l’insegnamento dell’educazione motoria e viceversa.
Nel caso del passaggio di ruolo, che implica il movimento tra diversi gradi di istruzione, i requisiti includono il superamento dell’anno di prova e, per i posti comuni, l’abilitazione specifica. Per i posti di sostegno, invece, è sufficiente la specializzazione senza necessità di ulteriore abilitazione.
Infine, chi ha ottenuto un trasferimento con preferenza puntuale non può richiedere ulteriori movimenti per tre anni scolastici, salvo casi di soprannumero o deroghe specifiche previste dal contratto collettivo nazionale.
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