Liceo del Made in Italy: il nuovo indirizzo fatica a decollare. Possibili ragioni e sfide per il futuro
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A poche ore dalla chiusura delle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione ha reso pubbliche le percentuali di scelta per le classi iniziali dei vari indirizzi. C’era grande attesa per i dati del Liceo del Made in Italy, istituito con la legge 206 del 2023 e avviato ufficialmente nel 2024-25. Questo nuovo percorso, nato per coniugare le discipline umanistiche e STEM con quelle economico-giuridiche, si propone di formare studenti in grado di comprendere i processi produttivi e le strategie di mercato, preparando futuri professionisti e imprenditori per sostenere il Made in Italy su scala globale. Tuttavia, anche quest’anno i numeri non sono incoraggianti.
Se l’anno scorso il Liceo del Made in Italy si era fermato a un modesto 0,08% delle iscrizioni, quest’anno la percentuale è salita di appena 0,01 punti, raggiungendo lo 0,09%. Un aumento
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