Bruno Pizzul è morto, insegnò a scuola e ottenne il ruolo quando vinse il concorso Rai: “Vacillai, non fu una scelta facile”

Il giornalista Bruno Pizzul durante il dibattito “Il rilancio dello Sport italiano attraverso le infrastrutture nell’anno dei Mondiali di calcio” nell’ambito della XXXIX edizione del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo a Lacco Ameno (Napoli), 9 giugno 2018. ANSA/CIRO FUSCO

Oggi, 5 marzo, è morto Bruno Pizzul, icona del giornalismo sportivo italiano, telecronista calcistico di lunga data. Tra qualche giorno avrebbe compiuto 87 anni. Come riporta Ansa, Pizzul era nato a Cormons (Gorizia), piccolo centro; era ricoverato da un paio di settimane nell’ospedale di Gorizia.

Una voce indimenticabile

Nonostante l’età continuava a gestire una rubrica di calcio sul Il Messaggero Veneto e con varie altre testate anche televisive e radiofoniche. Calciatore da giovane in varie squadre, laureato in Giurisprudenza, era poi entrato in Rai nel 1969 e aveva lasciato il Friuli dove era tornato a vivere, a Cormons. Era esperto non soltanto di calcio ma anche di altri sport. 

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