Liceo classico da abolire? L’imprenditore Forchielli: “Si deve studiare ciò che serve, quello che piace si fa nel tempo libero”

Il liceo classico va abolito: sono molti coloro che lo sostengono, primi fra tutti gli imprenditori. Uno di loro, Alberto Forchielli, ai microfoni di Vanity Fair, ha argomentato il suo pensiero. Forchielli ha fondato l’associazione Drin Drin, che presto diventerà partito.
Ecco come ha esordito: “Trent’anni anni di non crescita della produttività è un de profundis. Non c’è Paese al mondo che abbia avuto una stasi della produttività di 30 anni, secondo me neanche la Somalia o il Sudan, è una cosa orribile, pazzesca. Manca l’innovazione, facciamo le stesse cose che facevamo 30 anni fa: piastrelle, divani, cucine componibili. Certo. La nostra industria non si è evoluta in nessun senso. Le varie Microsoft, Google, Nvidia, sono tutte cresciute in un ambito universitario, e significa che la scuola e l’università sono importantissime. E questo vuol dire che il capitale di rischio che deve sostenere l’innovazione è importantissimo, come la scuola. In Italia
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