Aldo Mucci SGS: “La scuola che dobbiamo costruire, tra consapevolezza e STEM”

Un dato preoccupante emerge sulla cultura generale degli italiani: uno su cinque non sa chi fosse Francesco Petrarca, poeta e filosofo considerato il precursore dell’Umanesimo e una delle figure fondamentali della letteratura italiana. Questo dato, insieme ad altri indicatori, mette in luce una crisi profonda dell’istruzione nel nostro Paese.
Secondo l’ultimo rapporto Censis, il 43,5% degli studenti non raggiunge competenze minime in italiano. Inoltre, un ragazzo su cinque non conosce il nome dell’attuale Presidente della Repubblica, la posizione geografica dell’Ucraina o il fiume più grande d’Italia. Molti non hanno conoscenze approfondite sulla storia dell’Impero Romano e sulla sua espansione in Europa, Africa e Asia.
Il declino del latino e la perdita di identità culturale
Un altro dato significativo riguarda l’insegnamento del latino, oggi sempre meno presente nelle scuole perché ritenuto difficile e poco utile. Tuttavia, questa lingua è stata il fondamento della filosofia e della scienza per secoli, utilizzata da pensatori come Tommaso Moro e Thomas Hobbes e da scienziati come Copernico, Newton e Galileo Galilei.
STEM: la chiave per il futuro dell’istruzione
Di fronte a queste lacune, è essenziale rilanciare l’istruzione con una maggiore attenzione alle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Questi settori sono cruciali per lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e la competitività dell’Italia a livello globale.
I giovani devono essere preparati ad affrontare le sfide della società moderna, acquisendo competenze informatiche e scientifiche che permettano loro di essere protagonisti dell’era digitale.
Conclusioni: un nuovo modello di scuola
Secondo Aldo Mucci SGS, è necessario un cambiamento radicale nel sistema educativo italiano. Bisogna recuperare la nostra cultura e identità, ma senza dimenticare il futuro, integrando le STEM come pilastro della formazione dei giovani. Solo così sarà possibile costruire una scuola all’altezza delle sfide del XXI secolo.
La scuola che dobbiamo costruire deve essere moderna, inclusiva e orientata alle competenze del futuro.
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