Prof attivista dei centri sociali, la Lega insorge. La sua replica: “La mia condanna? Se confermata non impedisce di insegnare”

In questi giorni si parla moltissimo del codice etico per i docenti, su cui sarebbe al lavoro il Ministero dell’Istruzione e del Merito in seguito all’esplosione del caso della maestra di un asilo cattolico che lavora anche sulla piattaforma per adulti Onlyfans.
Come abbiamo scritto, c’è un altro caso che sta facendo discutere, sempre relativo ad attività che secondo alcuni non sarebbero compatibili con il mestiere di docente. Si tratta del caso di una docente che insegna da tre anni alle elementari e da metà marzo è entrata in classe, nel Trevigiano, come supplente di lettere in una scuola media. Quest’ultima sarebbe un’attivista legata ad un centro sociale.
A scagliare la prima pietra è stato il deputato pugliese della Lega Rossano Sasso. “Ho segnalato il caso al ministero dell’Istruzione — ha detto l’onorevole — una persona che tollera i metodi violenti nella lotta politica, cosa dovrebbe insegnare ai ragazzini?”.
La raccolta firme
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