Il Consiglio dei Ministri approva il Decreto-Legge PNRR per la scuola

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge PNRR, introducendo misure strategiche per il settore scolastico. Tra le principali novità, il contrasto al fenomeno dei diplomifici, che ha visto un incremento del 10% nelle revoche della parità in un anno. Il decreto stabilisce il divieto di costituire più di una classe quinta collaterale e l’impossibilità per le scuole di avviare le iscrizioni prima di ricevere l’autorizzazione. Inoltre, viene introdotto l’obbligo dell’adozione del registro elettronico.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato: “Stiamo tutelando i nostri giovani e assicurando che i diplomi rilasciati dalle scuole siano sinonimo di reale preparazione e competenza. Vogliamo una scuola seria, una scuola dove i diplomi non si regalano, che sia all’altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani.”

Riforma del reclutamento dei docenti

Il decreto introduce anche una riforma significativa del sistema di reclutamento dei docenti, a seguito di un confronto proficuo con la Commissione europea. Valditara afferma: “Compiamo un passo decisivo per garantire la copertura completa delle cattedre con docenti competenti e stabili. La nostra azione mira, infatti, a ridurre al minimo il ricorso alle supplenze, aumentando al contempo la stabilità del sistema scolastico.”

La riforma prevede l’utilizzo dei candidati idonei dei concorsi PNRR per coprire le cattedre vacanti, integrando le graduatorie con i docenti che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo. Inoltre, si prevede un’anticipazione dei tempi per la sottoscrizione dei contratti di lavoro, rendendo disponibili i posti non assegnati già nell’anno scolastico in corso.

Investimenti per il futuro della scuola

Il decreto prevede anche la creazione di un elenco generale per la copertura delle cattedre vacanti, accessibile a tutti i docenti che hanno superato un concorso dal 2020. Inoltre, saranno disponibili circa 820 milioni di euro per un nuovo piano per asili nido. Questi fondi derivano dal riconoscimento della Commissione europea per i maggiori costi sostenuti dallo Stato italiano.

In aggiunta, l’allocazione di risorse aumenta per la fornitura gratuita di libri di testo a favore degli alunni più disagiati, con un incremento di 1 milione di euro per il 2025 e di 3 milioni per ciascun anno successivo. Infine, è prevista una spesa di 1 milione di euro per la formazione dei docenti sulla prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e del disagio giovanile.

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