Per il rinnovo del CCNL “Istruzione e Ricerca” quali sono le prospettive? Ne parliamo con Ottavio De Luca Segretario Generale FLC CGIL Campania

Segretario, dopo l’incontro a fine marzo avuto all’Aran cosa si intravede per il rinnovo del CCNL?
Facendo riferimento alle ipotesi presenti oggi, ci dovremmo accontentare di una somma intorno ai 140 euro per Scuola e Università e poco piu di 200 euro per la Ricerca. Assurdo accettare tali prospettive di aumento salariale non dignitose per i lavoratori dei settori della conoscenza come sostiene la nostra Segretaria Gianna Fracassi.
Altre categorie di lavoratori hanno ottenuto aumenti ben superiori, i lavoratori dei settori della conoscenza, non possono accettare quest’ingiustizia.
Non possiamo permettere, diciamo così, che si dia poco a tanti e di più a pochi.
In che senso scusi quest’ultima precisazione?
Nel senso che si cerca di differenziare il personale della scuola, incentivando stabilmente alcune figure, a discapito di del restante personale, una sorta di middle management.
Nell’università e nella ricerca, si guarda a una logica cosiddetta meritocratica, anche qui poco a tanti e più a pochi, secondo una valutazione della performance.
Ai lavoratori di scuola, università, ricerca e AFAM va riconosciuto il giusto stipendio,
ribadisce il SG Ottavio De Luca, senza logiche malsane che tendono a indebolire l’unità dei lavori, fattore importante per le mire contrattuali.
Il 14, 15 e 16 aprile ci saranno le elezioni RSU, momento importante per i lavoratori, cosa ne pensa Segretario?
Per la FLC CGIL è un grande momento di democrazia e di partecipazione. Le nostre e i nostri candidati sono impegnati in prima persona per tutelare e condividere l’importanza e i criteri della contrattazione nelle loro strutture lavorative.
La nostra Segretaria generale Gianna Fracassi ha lanciato la campagna elettorale RSU su tre punti molto importanti, per noi: il potere di acquisto dei salari, combattere fortemente il precariato e le controriforme.
Per il primo punto è importante appunto farsi sentire visto quanto ci viene proposto dal Governo. Per il precariato se pensiamo che uno su quattro dei lavoratori della scuola è un precario si comprende che è semplicemente assurdo tale situazione e non basta essere stati redarguiti dall’Europa, dobbiamo fare di tutto per estinguere questa piaga. Per l’ultimo punto siamo in netta opposizione alle leggi tipo il decreto sulla sicurezza che ledono la libertà di espressione oppure le leggi che mortificano i contesti formativi, tipo il 4+ 2 per la filiera tecnologica professionale.
Per finire Segretario, la FLC CGIL in Campania: quali sono i temi che vi hanno visti presenti in modo particolare?
Ne cito due estremamente importanti, il dimensionamento della rete scolastica e l’autonomia differenziata.
Per il dimensionamento oltre a tante assemblee fatte, abbiamo ad adiuvandum fatto ricorso con la Regione Campania.
Nel momento in cui si poteva investire sull’istruzione in Campania dove anche per i danni formativi creati agli studenti dal Covid, in particolare nei quartieri di frontiera dove incide la dispersione e l’ evasione scolastica o nelle zone interne dove si hanno grosse difficoltà a raggiungere le scuole.
L’autonomia differenziata, battaglia di sempre della FLC CGIL , che ha fortemente contribuito al percorso che ha dato luogo al referendum, che, anche se bocciato, per noi resta un tema cruciale, soprattutto per il divario già esistente tra nord e sud che verrebbe ampliato, per noi l’Italia è unica ed unita.
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