Femminicidio a Messina, Ella Bucalo (FdI): L’urgenza di un intervento educativo per fermare la violenza di genere

Messina è sconvolta dall’ennesimo caso di femminicidio, una tragedia che si aggiunge a una lunga lista di vite spezzate. Sara Campanella, una giovane studentessa di 21 anni con il sogno di costruirsi un futuro, è stata brutalmente assassinata mentre usciva dal Policlinico della città. Un gesto di violenza che non solo priva una famiglia della propria figlia, ma scuote profondamente l’intera comunità nazionale.

L’episodio ha riacceso il dibattito sull’urgenza di affrontare il fenomeno della violenza di genere con azioni concrete e non più rimandabili. Tra le voci che si sono levate con forza c’è quella della senatrice Ella Bucalo, esponente di Fratelli d’Italia e membro della commissione cultura e istruzione del Senato. “Non si può morire così, a ventun anni. La repressione da sola non basta più: dobbiamo intervenire alla radice del problema”, ha dichiarato la senatrice, sottolineando l’importanza di un approccio educativo per prevenire questi tragici eventi.

Secondo Bucalo, la scuola deve assumere un ruolo centrale nella formazione non solo accademica, ma anche emotiva e sociale dei giovani. “È fondamentale insegnare ai ragazzi a gestire le proprie emozioni, a trasformare la frustrazione e il dolore in qualcosa di positivo. La scuola deve tornare a essere un luogo dove non si imparano solo nozioni, ma anche valori e competenze relazionali”, ha aggiunto.

La senatrice ha inoltre evidenziato come sia necessario un cambiamento culturale profondo, che coinvolga tanto le istituzioni scolastiche quanto le famiglie. “La prevenzione della violenza passa dall’educazione al rispetto e alla gestione dei sentimenti. Dobbiamo lavorare insieme – scuole, famiglie e istituzioni – per costruire una società più consapevole e meno incline alla violenza.”

Il femminicidio di Sara Campanella è l’ennesimo segnale d’allarme che non può più essere ignorato. Ogni anno, in Italia, decine di donne perdono la vita per mano di chi diceva di amarle. È una strage silenziosa che richiede un’azione immediata e coordinata, non solo sul fronte repressivo ma soprattutto su quello preventivo.

Alla famiglia della giovane Sara va il cordoglio della senatrice Bucalo e di tutta la comunità messinese, unita nel dolore ma anche nella volontà di trasformare questa tragedia in un punto di svolta. Fermare la violenza di genere non è solo un dovere morale, ma una responsabilità collettiva che deve partire dalle fondamenta della società: l’educazione.

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