Scuola, comunità educante e democratica? Considerazioni sulle Nuove Indicazioni

Partendo dalla premessa culturale generale delle Nuove Indicazioni, non possiamo non rilevare un dato che appare abbastanza emblematico dell’evoluzione della struttura organizzativa e gestionale della scuola italiana, a seguito delle riforme degli ultimi decenni che hanno determinato un vero e proprio mutamento genetico, cancellato i tratti di comunità educante democratica e professionale, per trasformarla in una sorta di “non-luogo”, privo di anima e di identità.

Un concetto, quello di “Comunità educante e democratica”, ribadito dall’articolo 32 del CCNL 2019/21 e smentito dalla realtà della normativa che, con l’introduzione della Dirigenza scolastica, ha creato un sistema di tipo verticistico, una piramide che è palesemente l’opposto di quella che, per definizione, dovrebbe essere una realtà comunitaria democratica, nella quale non dovrebbe essere ammessa una struttura gerarchica e, meno che mai, un vertice monocratico con poteri, di fatto, assoluti.

La conferma indiretta di una simile mutazione genetica già avvenuta, la rileviamo anche nel

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