I concorsi a dirigente scolastico hanno sempre avuto vulnus utili ai ricorsi

Non è una faccenda che riguarda quest’ultimo stralcio di decennio. Il primo grande terremoto attorno al concorso a dirigente scolastico si verificò col bando del 2004. Già subito dopo l’uscita della graduatoria, molti esclusi alla preselezione, basata su soli titoli, rivolgendosi al Tar, ottennero la sospensiva, partecipando così alla prova scritta a scorno di chi invece accettò le regole stabilite dal bando.
E fu la prima grande ingiustizia: gente senza i titoli accademici richiesti, senza l’anzianità richiesta e perfino senza ruolo, ottennero il loro spazio e poi, alcuni di loro, anche la cattedra di dirigente dopo due prove non ritenute corrette perfino dal tribunale: scritto e orale.
Infatti, appena concluse le altre graduatorie delle prove scritte, vennero fuori evidenti segni di illegittimità formale e sostanziale. Le scorrettezze delle procedure (due soli commissari adibiti alla correzione di compiti di 8/15 facciate letti e giudicati in media in due minuti e alcuni,
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