Nuove Indicazioni nazionali, sindacato e associazioni scrivono a Mattarella: sono un arretramento pedagogico e culturale

La FLC CGIL assieme alle associazioni e le realtà rappresentative del mondo della scuola, dell’università, della ricerca, della cultura e della società civile hanno tenuto il 17 aprile una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per ribadire il loro NO alle nuove Indicazioni Nazionali per l’infanzia e il primo ciclo. L’iniziativa è stata promossa da MCE, Proteo Fare Sapere, CIDI, Legambiente, CGD, Nidi Infanzia, FLC CGIL, Unione degli Studenti, Rete degli Studenti Medi, CEMEA, Centro Studi Clotilde e Maurizio Pontecorvo, Circolo Gianni Bosio, Clio 92, Il Baobab, l’Albero della Ricerca, CRESPI, Rete Educare alle Differenze, ActionAid e SIDIDAST. E’ stata l’occasione per ribadire, anche alla presenza della politica, che le Nuove Indicazioni Nazionali sono inaccettabili, per contenuto e per metodo di lavoro adottato alla commissione Perla, che ha completamente escluso dal processo di scrittura chi vive la scuola ogni giorno.
Tutte queste preoccupazioni sono state espresse in una lettera inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dove le nuove Indicazioni vengono definite un ”un netto arretramento sul piano pedagogico e culturale”.
Sindacato e associazioni si rivolgono al Presidente Mattarella “in quanto garante della Costituzione e della coesione della Repubblica – e chiedono – di vigilare affinché il processo di revisione delle Indicazioni Nazionali non si traduca in un’imposizione calata dall’alto, ma torni a essere un’occasione di confronto serio, ampio, inclusivo. La scuola italiana non può essere ridotta a strumento di propaganda ideologica per nessun governo in carica: deve rimanere luogo di dialogo, confronto
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