Scuola, via libera ai nuovi corsi per il sostegno: oltre 60 mila docenti coinvolti

Roma, 29 aprile 2025 – Una svolta importante per il mondo della scuola italiana. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato due decreti fondamentali per l’attivazione di percorsi straordinari di specializzazione sul sostegno, previsti dal recente Decreto Legge 71/2024. Si tratta di una misura attesa da tempo, nata per rispondere all’annoso problema della carenza di insegnanti specializzati per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.

Il primo decreto introduce un percorso formativo di 40 CFU destinato ai docenti che, pur privi del titolo, hanno maturato almeno tre anni di esperienza sul sostegno negli ultimi cinque. Il secondo decreto, invece, riguarda gli insegnanti con titolo estero e contenziosi aperti con il Ministero: per loro sono previsti percorsi di 48 CFU, ridotti a 36 CFU in caso di un anno di servizio nello stesso grado di istruzione.

I nuovi corsi si svolgeranno in modalità telematica sincrona, con esami in presenza e attività di tirocinio pratico presso scuole di diverso ordine e grado. La durata minima dei percorsi sarà di quattro mesi, con un piano di studi pensato per valorizzare l’esperienza maturata sul campo dai docenti precari.

“Vogliamo garantire a ogni alunno con disabilità un insegnante qualificato e consapevole”, ha dichiarato il ministro Valditara. “Questa iniziativa rappresenta una risposta concreta e strutturata a un’esigenza educativa prioritaria del nostro Paese.”

I provvedimenti sono il risultato di un’ampia concertazione con le organizzazioni sindacali, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, il Ministero per le Disabilità, il Ministero dell’Università e l’Osservatorio per l’inclusione scolastica. Le Università saranno presto chiamate a rispondere agli avvisi pubblici per l’attivazione dei corsi, mentre l’Indire definirà a breve la propria offerta formativa.

Con questo intervento, il Ministero mira a rafforzare la qualità dell’inclusione scolastica e a valorizzare le competenze dei docenti precari, dando nuova linfa al sistema educativo italiano.

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