Compiti a casa. A chi spetta decidere se e quanti?

Nella circolare riguardante i compiti a casa, materia da sempre controversa e oggetto di ricorrenti polemiche, indirizzata ai dirigenti scolastici, il ministro Valditara si rivolge di fatto agli insegnanti. Entrando nel merito del loro lavoro, fa notare che “si può garantire una più equilibrata distribuzione delle verifiche durante la settimana, evitando che i carichi di lavoro per gli studenti siano troppo condensati e gravosi”.
Lo poteva fare? Oppure è andato oltre le sue competenze, invadendo un ambito di esclusiva pertinenza dei docenti, come gli hanno subito contestato i sindacati (Giuseppe D’Aprile, segretario della Uil Scuola, ha definito l’intervento ministeriale “un atto ingerente” e “un attacco all’autonomia professionale degli insegnanti”, e anche la Flc Cgil in una nota parla di “una vera e propria ingerenza nelle prerogative delle istituzioni scolastiche, nell’autonomia professionale e nella libertà di insegnamento dei singoli docenti”).
Opposta la valutazione di Valentina Aprea, responsabile nazionale del
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