Espulsa dalle leggi razziali, a 86 anni ritorna in quella che fu la sua scuola

Ottantasei anni fa fu espulsa dalla scuola elementare a Roma perché ebrea e dunque in ottemperanza alle leggi razziali varate dal fascismo. Oggi, Virginia Della Seta, così si chiamava quella bambina, è ritornata nello stesso edificio in zona Sant’Angelo, dove è stata scoperta una lapide che ricorda la sua vicenda e quella analoga di tanti altri scolari ebrei.
Accompagnata dal figlio, è stata accolta con calore e con un grande simbolico abbraccio delle alunne di quarta e quinta della Primaria, mentre veniva eseguito l’Inno di Mameli.
Nata nel 1929, racconta l’Agi, quando frequentava la terza elementare, durante l’anno scolastico 1937-38, Virginia, a seguito delle leggi razziali, dovette abbandonare quella scuola perché ebrea e passare alla Umberto I, dove era stata istituita una classe per bambini d’altra “razza”, ma con lezioni al pomeriggio per non incrociare gli altri scolari
Nell’ottobre 1943, col rastrellamento del ghetto di Roma, tutti i suoi parenti vennero deportati dapprima nel campo di concentramento di
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