Tre genitori in più nel Consiglio superiore della pubblica istruzione

Tre associazioni di genitori, per decreto governativo, entreranno nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), che è l’organo di 36 componenti, per metà eletti dal personale scolastico e per metà nominati dal Ministro su segnalazione di vari enti autorevoli nel settore dell’istruzione e della scuola. È un organo per il supporto tecnico-scientifico al Governo in materia di istruzione; formula pareri obbligatori e non vincolanti su provvedimenti del Ministero dell’Istruzione.
Questa novità sta suscitando, oltre alla soddisfazione delle associazioni genitori, molte opposizioni tra i poteri forti, con denunce allarmistiche in difesa della “libertà di insegnamento” dei docenti, quando dovrebbe risultare paradossale che i genitori non siano stati mai ammessi nell’organo superiore della scuola, nonostante che l’articolo 30 della Costituzione sia in vigore da circa ottant’anni.
Il modello democratico della Repubblica definisce la scuola come “comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale”, come dire che non è semplicemente un’istituzione amministrativa
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