Oggi, 7 maggio, inizia il Conclave per l’elezione del successore di Papa Francesco. Come riporta Il Corriere della Sera, la prima fumata, bianca o nera, sarà poco dopo le 19. I cardinali votanti sono 133, il quorum è a 89 (i due terzi degli elettori).
Ormai i nomi dei papabili sono noti ai più. Ma chi sono i cardinali che potrebbero salire al Soglio Pontificio? Qual è il loro rapporto con la scuola e il mondo dell’educazione? Eccoli.
Pietro Parolin
Pietro Parolin, Segretario di Stato, è nato il 17 gennaio 1955 a Schiavon, in provincia e diocesi di Vicenza (Italia). Viene educato in una famiglia semplice e profondamente cattolica: il padre ha un negozio di ferramenta e vende macchine agricole, la madre è maestra elementare, come lo diventò anche la sorella. A 14 anni Parolin è entrato nel seminario di Vicenza. Conseguita la maturità classica, ha continuato gli studi di filosofia e teologia.
La madre di Parolin è scomparsa lo scorso settembre a 96 anni, e a celebrarne il funerale è stato proprio il Cardinale, come riporta Vatican News. Nel corso dell’omelia Parolin ha anche ringraziato il dirigente scolastico con cui la madre ha collaborato da maestra.
“Viviamo un tempo in cui le agenzie educative faticano a trovare collaborazione e sinergie. La mamma ci ha dimostrato l’unità della sua persona, noi tre figli le siamo grati e riconoscenti. Sia perseguito uno sforzo di convergenza affinché il futuro dei giovani sia bello e pieno di speranza”, queste le sue parole.
Pierbattista Pizzaballa
Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, è nato a Cologno al Serio (BG) il 21 aprile 1965. Ha frequentato le Scuole Medie nel Seminario Minore “Le Grazie” di Rimini e conseguito la maturità classica presso il Seminario Arcivescovile di Ferrara (giugno 1984).
Dopo gli studi teologici e la professione solenne nel 1989, viene ordinato sacerdote a Bologna nel 1990. Quello stesso anno parte per Gerusalemme, dove inizia un percorso che lo trasformerà in uno dei massimi esperti cattolici del mondo ebraico. Parla fluentemente italiano, inglese ed ebraico moderno. In un contesto in cui la maggior parte dei religiosi sceglieva di studiare arabo, Pizzaballa decise invece di approfondire l’ebraico moderno, come riporta ItaliaOggi.
A quanto pare, come riporta Lettera43, esiste un gruppo di ex studenti del suo liceo, che tifa per lui, che Lia Celi ha denominato Pizza Club, che riunisce gli ex compagni del futuro cardinale Pizzaballa che fino al 1981, mentre era ospite del seminario di Rimini, ha frequentato il ginnasio.
Luis Antonio Tagle
Il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari, Gran Cancelliere della Pontificia Università Urbaniana, Arcivescovo Metropolita emerito di Manila (Filippine), è nato a Manila il 21 giugno 1957, da Manuel Topacio e Milagros Gokim. La sua famiglia vive a Imus, provincia di Cavite, nel territorio parrocchiale della cattedrale di Nostra Signora del Pilar, dove “Chito” — come lo chiamano soprattutto i giovani — è stato battezzato.
Ha ricevuto l’istruzione primaria e secondaria a Parañaque, presso la Saint Andrew’s School, che all’epoca era amministrata dai missionari di Scheut. Dopo il diploma, è entrato nel Saint Jose Seminary della capitale — una struttura formativa interdiocesana diretta dalla Compagnia di Gesù — per prepararsi a diventare prete, e ha poi studiato filosofia presso l’Ateneo de Manila University e teologia presso la Loyola School of Theology.
Come riporta Adnkronos, sebbene inizialmente i suoi genitori lo indirizzassero verso una carriera in medicina, considerò la vocazione sacerdotale, un percorso che, come ha più volte scherzato, è stato modellato da quelle “sorprese” divine che stravolgono le vite.
Con il soprannome di ‘Francesco asiatico’, il cardinale Tagle è noto per la sua combinazione di esperienza pastorale e amministrativa, unita a una solida preparazione teologica e storica. Tagle non esita a esprimere emozioni in pubblico, spesso con passione: balla con i giovani, si muove con disinvoltura nei luoghi di culto e celebra la Messa in modo informale e popolare. È anche riconosciuto come un abile negoziatore.
Matteo Maria Zuppi
Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna (Italia) e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è nato a Roma l’11 ottobre 1955, quinto di sei figli.
Nel 1973, studente al liceo ha conosciuto Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi da essa promosse: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti; da quelle ecumeniche per l’unità tra i cristiani a quelle per il dialogo interreligioso, concretizzatesi negli Incontri di Assisi. A ventidue anni, dopo la laurea in Lettere e filosofia all’Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, è entrato nel seminario della diocesi suburbicaria di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia università Lateranense, dove ha conseguito il baccellierato in Teologia.
Come riporta Il Fatto Quotidiano, Zuppi, cresciuto a Roma, ha frequentato il liceo classico nella capitale, con compagni di scuola i cantautori Francesco De Gregori e l’ex presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Proprio Sassoli in una intervista al Corriere di Bologna aveva ricordato la figura di Zuppi: “Andavamo allo stesso liceo di Roma. Lui era un po’ più grande ed era famoso perché faceva parte di un gruppo che lavorava nelle periferie a contatto con i poveri della Capitale. Ho sempre pensato che quella esperienza sia stata fondamentale anche per la sua vocazione. Era magro magro, con la borsa di Tolfa a tracolla ed il maglione spesso bordeaux, che sostituiva il cappotto. Lo ricordo da ragazzo con il sorriso e l’ho ritrovato sempre con il sorriso. Il cardinale Zuppi dimostra anche fisicamente la felicità di incontrare le persone”.
Il liceo di Zuppi “tifa” per lui: come riporta La Repubblica, ci sono messaggi per lui nel gruppo Facebook della scuola, composto da persone di tutte le età che negli anni hanno frequentato il plesso. “Tifiamo per lui, uno di noi negli anni ’70”, esordisce una donna, pubblicando uno scatto di Zuppi. E via con i ricordi. “È una brava persona”, “Facevamo parte dello stesso comitato”, racconta un altro. Una signora lo ricorda così: “Giocavo a basket con lui in cortile durante la ricreazione”. E a proposito di sport, “è romanista fracico”, aggiunge un’altra persona. Insomma: “Quanta gente è passata attraverso quel portone”. E chissà che, appunto, non sia anche il prossimo Papa.
Robert Prevost
Il Cardinale Robert Francis Prevost, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, Arcivescovo-Vescovo emerito di Chiclayo, è nato il 14 settembre 1955 a Chicago (Illinois, Stati Uniti). Nel 1977 è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino (O.S.A.), nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, a Saint Louis. Il 29 agosto 1981 ha emesso i voti solenni. Ha studiato presso la Catholic Theological Union di Chicago, diplomandosi in Teologia.
Come riporta TgCom24, la sua lunga esperienza missionaria in America Latina, in particolare in Perù, lo ha trasformato in una figura che sfuma i confini geografici e ideologici tra Nord e Sud del mondo. Per questo, c’è chi lo considera quasi una voce del cosiddetto Global South, quel Sud globale che Papa Bergoglio ha riportato al centro dell’agenda ecclesiale.
Durante la sua permanenza in Perù, a capo di una diocesi tra le più povere e problematiche del Paese, Prevost ha condiviso la vita quotidiana delle comunità locali, imparando a leggere il mondo e la Chiesa da una prospettiva “rovesciata”. È lì che ha maturato una sensibilità particolare verso le dinamiche dell’emarginazione, delle migrazioni e delle disuguaglianze, intuendo il potenziale profetico di una Chiesa più vicina agli ultimi.
Jean-Marc Aveline
Il Cardinale Jean-Marc Aveline, Arcivescovo Metropolita di Marseille (Francia), è nato il 26 dicembre 1958 a Sidi Bel Abbès (diocesi di Oran, in Algeria). Dopo gli studi secondari al Lycée Thiers di Marsiglia, nel 1977 è entrato nel Seminario interdiocesano di Avignone dove ha seguito il primo ciclo di Teologia, e poi al Séminaire des Carmes di Parigi, svolgendo gli studi teologici presso l’Institut Catholique, ottenendo nel 2000 il Dottorato in Teologia. Possiede anche una Licenza in Filosofia presso l’Université Paris I et Paris IV Sorbonne.
Il cardinale Aveline, ricorda Il Corriere della Sera, è un migrante scacciato dalla terra in cui è nato. Un piccolo pied-noir, come venivano definiti i francesi d’Algeria.
Mario Grech
Il Cardinale Mario Grech, Segretario Generale della Segreteria Generale del Sinodo, Vescovo emerito di Gozo, è nato a Qala (Malta), diocesi di Gozo, il 20 febbraio 1957.
Ha compiuto gli studi primari e la scuola secondaria nel liceo di Victoria a Gozo; quelli di filosofia e teologia nel seminario di Gozo.
Ha spesso ricordato come la sua vocazione sia nata da un incontro con un ragazzo disabile che gli chiese aiuto, spingendolo a riflettere sul senso del servizio. “Le piccole cose contano agli occhi di Dio”, ha detto parlando della sua infanzia a Gozo. Lo riporta ItaliaOggi.
Parla fluentemente italiano e inglese, è apprezzato per uno stile sobrio, diretto e dialogante. Figura chiave tra i “riformisti”, si è guadagnato una solida rete di relazioni tra cardinali grazie al suo ruolo centrale nei lavori sinodali.
Fernando Filoni
Il Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Prefetto Emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Gran Cancelliere emerito della Pontificia Università Urbaniana, è nato il 15 aprile 1946 a Manduria, in diocesi di Oria e provincia di Taranto (Italia), cittadina nella quale il padre prestava servizio nell’arma della Finanza.
Aveva sei anni quando la famiglia si trasferì a Galatone (Lecce), dove egli ha frequentato le scuole primarie. Nel seminario minore di Nardò ha frequentato le medie, successivamente ha compiuto gli studi liceali a Molfetta presso il seminario regionale pugliese Pio XI e quelli di teologia a Viterbo presso il seminario Santa Maria della Quercia.
A Roma ha frequentato la Pontificia Università Lateranense, conseguendo la laurea in diritto canonico, e l’università statale La Sapienza, dove si è laureato in filosofia. Presso la Pro Deo (oggi Libera Università Internazionale degli Studi Sociali – LUISS) ha ottenuto il diploma in scienze e tecniche dell’opinione pubblica, specializzandosi in giornalismo. Durante il periodo romano è stato vice-parroco a San Tito, non lontano dalla basilica di San Paolo fuori le Mura, dove ha trascorso nove anni, occupandosi in particolare dell’educazione dei giovani e insegnando presso licei classici.
Baldassare Reina
Il Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, è nato il 26 novembre 1970 a San Giovanni Gemini, nell’Arcidiocesi Metropolitana di Agrigento. È entrato nel Seminario Arcivescovile nel 1981. Nel 1995 ha conseguito il BaccaLaureato in Sacra Teologia e nel 1998 la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Come riporta LiveSicilia, ha svolto inoltre i seguenti incarichi in Diocesi: Docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto di Scienze Religiose; Docente stabile presso lo Studio Teologico San Gregorio Agrigentino; Direttore dell’Ufficio Cultura; Canonico del Capitolo Cattedrale; Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori.
Conclave, a che ora inizia
Per i cardinali l’appuntamento è alle 10, nella Basilica di San Pietro, dove il cardinale decano Giovanni Battista Re, non elettore, presiederà la messa Pro eligendo Romano Pontifice. Concelebranti i cardinali elettori e ultraottantenni. L’ingresso nella sede del Conclave vero e proprio – la Cappella Sistina – è fissato per le 16:30.
Da domani e nei giorni successivi, si voterà intorno alle 10:30, a mezzogiorno, alle 17:30 e poco dopo le 19. Anche se le fumate saranno solo alla fine delle sessioni del mattino e della sera. Se il nuovo Pontefice non sarà eletto oggi, le fumate di domani, 8 maggio, saranno in orario scolastico.