Registro elettronico: utile davvero? Migliora, potenzia o limita concentrazione e responsabilizzazione degli alunni?

Com’è noto, un anno fa la Scuola Media “Barsanti” di Firenze ha sospeso l’utilizzo del registro elettronico per l’assegnazione dei compiti a casa. Caso unico in Italia, ove come sempre fa notizia l’essere controcorrente: soprattutto per una categoria di professionisti come i docenti che — pur godendo di prerogative decisionali autonome in linea con la libertà di insegnamento e di organizzazione della didattica — nell’ultimo decennio ha praticamente smesso di opporsi a qualsiasi provvedimento venisse calato dall’alto sulla Scuola.
Di fatto, nemmeno in questo caso la decisione proviene dal Collegio dei Docenti, ma dal Consiglio d’Istituto, con la motivazione di render gli alunni meno dipendenti dallo smartphone almeno nello svolgimento dei compiti e nello studio. Decisione di spessore, visto che il rapporto dei giovanissimi col “device” è ormai simbiotico, ed interferisce negativamente con la capacità di concentrazione, di apprendimento, e quindi di maturazione e di crescita.
La tecnologia aiuta chi
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