Formazione incentivata per le figure di sistema: il silenzio del MIM preoccupa migliaia di docenti

ROMA – Maggio 2025. Cresce l’attesa – e la preoccupazione – tra i docenti che rivestono ruoli aggiuntivi nelle scuole italiane. Dopo la prima annualità del percorso di formazione incentivata, svoltasi nei mesi di settembre e ottobre 2024 e destinata a oltre 30.000 insegnanti, ad oggi non vi è alcuna comunicazione ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) circa l’avvio della seconda annualità. Un silenzio istituzionale che rischia di compromettere la programmazione delle attività di fine anno scolastico e la qualità del percorso stesso.

La formazione coinvolge figure centrali per il funzionamento degli istituti scolastici: collaboratori del dirigente scolastico (individuati ai sensi del comma 5, art. 25 del D. Lgs 165/2001), responsabili di plesso, funzioni strumentali (ai sensi dell’art. 33 del CCNL Scuola 2006/2009), coordinatori di dipartimento, animatori digitali, docenti tutor per neoimmessi e per l’orientamento, docenti orientatori (Decreto MIM n. 63 del 5 aprile 2023), e referenti di progetto.

In un periodo dell’anno particolarmente denso di impegni – tra scrutini, esami di Stato, attività PNRR e monitoraggi organizzativi – la mancanza di chiarezza rischia di aggiungere ulteriori carichi a personale già sovraccarico. Non si tratta solo di tempistiche, ma di rispetto per professionalità che reggono l’impalcatura organizzativa della scuola pubblica italiana.

Il coordinamento Ancodis lancia un appello chiaro al MIM: “Serve un’immediata comunicazione sui tempi e le modalità della seconda annualità. Solo così potremo pianificare in modo efficace, armonizzare gli impegni didattici e progettuali e garantire la qualità del percorso formativo”.

Non è più tempo di attese indefinite. I docenti chiedono certezze, rispetto e trasparenza, valori fondamentali per costruire una scuola solida e innovativa, capace di valorizzare chi ogni giorno si impegna oltre l’aula.

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