La dura vita dei coordinatori di classe

Bisognerebbe, almeno, avere frequentato un corso di diplomazia, aver ottenuto un ‘master’ nelle tecniche di comunicazione e ancora aver studiato psicologia e letto validi e approfonditi testi relativi alla gestione dell’ansia, perché i Coordinatori di classe, già stremati da mille e uno incarichi burocratici che sono stati costretti a svolgere durante il logorante anno scolastico (in aggiunta al loro lavoro di educatori), potessero, con animo sereno e mente limpida, adempiere al loro ultimo e non facile ‘dovere’ burocratico: comunicare alle famiglie degli alunni bocciati (non ammessi) o rinviati a settembre (o a fine agosto) la triste notizia.
Ormai, da vari anni, i docenti (coordinatori) si trovano costretti (per legge o consuetudine) a farsi coraggio e a dover ‘sobbarcarsi’ anche questo poco gradito ufficio e tale delicata responsabilità.
Come non rimpiangere i lieti anni passati, quando gli studenti (a volte accompagnati dai genitori) venivano a conoscenza della loro sorte, gradevole o
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