Docente di sostegno confermato a richiesta della famiglia: provvedimento del tutto sbagliato

Il D.M n. 32 del 26 febbraio 2025 avente ad oggetto la conferma del docente di sostegno, per garantire la continuità didattica dell’alunno con disabilità, è un provvedimento ipocritamente giustificato per aiutare gli alunni fragili, quando rappresenta, al contrario, un altro tassello del tentativo, da parte del Governo, di sacrificare la scuola pubblica agli interessi privati.
Chi opera nella scuola secondaria di secondo grado quale docente di sostegno, conosce a menadito i meccanismi perversi che tale provvedimento rischia di comportare.
Uno per tutti: il clientelismo e il ricatto.
Il Governo, con queste decisioni, dimostra di non riconoscere, per propria storia e cultura, l’importanza di questa figura, tranne che per aspetti di carattere prettamente assistenziali. Il docente di sostegno, invece, è una figura professionale di tutta la classe che svolge il proprio lavoro sulla base di scelte metodologiche e strategie didattiche che solo egli può conoscere, con riferimento al singolo alunno,
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