Quando la scuola si imbelletta per l’arrivo della illustre personalità, ministro compreso

Succedeva già con Matteo Renzi che, subito dopo la sua elezione a Presidente del consiglio, promise di visitare settimanalmente una scuola. E accadde che, oltre a ricevere inviti da ogni parte d’Italia, per molti dirigenti fu l’occasione per imbellettare le loro sedi, costringere a mettersi a lucido i docenti, preparare particolari intrattenimenti, canzoncine e spettacolini, per il famoso ospite.
Un po’ all’antica, insomma, quando sua maestà il re si pregiava di visitare qualche località o di assistere a eventi particolari, mettendo in costernazione i sindaci che dovevano coprire alla meglio strada dissestate, abitazioni fatiscenti, chiamare anche da fuori bande e corpi musicali affinché, tornando a casa, sua maestà portasse con sè un buon ricordo.
Ma anche forse in ricordo del giro elettorale di Francesco De Sanctis nel 1875, per toccare il polso del Paese e rendersi conto delle condizioni delle nostre scuole, e non solo dall’unico punto di vista dell’edilizia, ma anche
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