Taglio del cuneo fiscale: alcuni chiarimenti

Alcuni giorni fa abbiamo dato conto del fatto che il Mef, tramite il portale di NoiPA, con un ritardo di 6 mesi ha comunicato che a decorrere dal mese di giugno saranno applicate le nuove misure per il taglio del cuneo fiscale previste dalla Legge di Bilancio con decorrenza 1° gennaio 2025.
La FLC CGIL, in fase di approvazione della norma, ha espresso le proprie riserve e perplessità circa la convenienza di questo nuovo sistema che ha sostituto il precedente relativo al taglio del cuneo contributivo. Ora siamo alla fase applicativa.
Secondo il nuovo sistema i benefici riguardano tutti i lavoratori con reddito fino a 40.000 euro.
I benefici spettanti per il 2025 vengono determinati automaticamente da NoiPA tenendo conto del reddito da lavoro dipendente annuo, calcolato considerando la retribuzione già percepita in questi primi 5 mesi e quella presumibile fino al termine dell’anno compresa la tredicesima mensilità.
Inoltre, se il reddito del 2025 (calcolato come sopra indicato) risulta inferiore a quello dichiarato per l’anno precedente in base alla Certificazione Unica (CU), il Mef prende a riferimento questo ultimo dato. In questo modo, il sistema tiene conto anche di eventuali compensi accessori o ulteriori voci retributive che possono incidere sulla determinazione del reddito 2025.
Tali accorgimenti nella modalità di calcolo del reddito sono finalizzati ad evitare il più possibile errori rispetto alla definizione del reddito annuo -su cui calcolare le detrazioni- onde evitare i possibili recuperi in sede di conguaglio fiscale.
Nel caso in cui il dipendente abbia certezza
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