Formazione e performance nella PA, un equilibrio è possibile: ecco come

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici necessari alla navigazione e funzionali all’erogazione del servizio.
Utilizziamo i cookie anche per fornirti un’esperienza di navigazione sempre migliore, per facilitare le interazioni con le nostre funzionalità social e per consentirti di ricevere comunicazioni di marketing aderenti alle tue abitudini di navigazione e ai tuoi interessi.

Puoi esprimere il tuo consenso cliccando su ACCETTA TUTTI I COOKIE. Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.

Potrai sempre gestire le tue preferenze accedendo al nostro COOKIE CENTER e ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, visitando la nostra COOKIE POLICY.

Continua la lettura su: https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/formazione-e-performance-nella-pa-un-equilibrio-e-possibile-ecco-come/ Autore del post: Agenda Digitale Fonte: https://www.agendadigitale.eu

Articoli Correlati

L’alfabeto greco: origini, formazione e influenza

L’alfabeto greco costituisce una delle più significative innovazioni linguistiche della storia dell’umanità, avendo fornito un sistema di scrittura altamente strutturato e fonetico che ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e sulla comunicazione.

La sua origine, risalente all’VIII secolo a.C., rappresenta un punto di svolta cruciale nella scrittura occidentale, non solo per la sua capacità di rappresentare con precisione la lingua parlata, ma anche per la sua influenza diretta sugli alfabeti successivi, in particolare il latino e il cirillico, che ne derivano in modo sostanziale.

All’interno di quest’articolo andremo ad approfondire quanto già riportato nei post precedenti che puoi trovare nella sezione del nostro blog intitolata La storia del greco, inaugurandone così una nuova: l’alfabeto greco.

Origine e sviluppo

L’alfabeto greco affonda le sue radici nell’alfabeto fenicio, una scrittura consonantica largamente utilizzata dai commercianti fenici per facilitare gli scambi nel Mediterraneo. Tuttavia, la grande innovazione introdotta dai Greci fu l’aggiunta delle vocali, un cambiamento rivoluzionario che trasformò radicalmente il modo di scrivere e leggere, aumentando la chiarezza e la precisione della rappresentazione linguistica. Questa modifica non solo permise una più efficace trasmissione del pensiero e delle idee, ma facilitò anche la nascita della letteratura scritta, contribuendo allo sviluppo delle opere filosofiche, poetiche e storiche dell’antichità.

Con il passare del tempo, l’alfabeto greco si articolò in diverse varianti regionali, tra cui l’alfabeto ionico, il dorico e l’epicorio. Ogni regione greca aveva la propria versione dell’alfabeto, con leggere differenze nelle lettere e nella loro pronuncia.

Tuttavia, nel 403 a.C., l’alfabeto ionico fu ufficialmente adottato ad Atene come standard per la scrittura greca. Questa decisione fu determinante per l’unificazione linguistica della Grecia, consolidando un sistema grafico che sarebbe stato utilizzato per secoli e che avrebbe influenzato profondamente gli alfabeti successivi.

Strutture e caratteristiche

L’alfabeto greco è composto da 24 lettere, di cui 7 sono vocali e 17 sono consonanti. Le vocali sono: Α, Ε, Η, Ι, Ο, Υ, Ω, mentre le consonanti comprendono tutte le altre lettere.

La distinzione tra vocali e consonanti ha reso l’alfabeto greco un sistema di scrittura altamente efficace per la rappresentazione della lingua parlata. Le lettere sono le seguenti:

MaiuscolaMinuscolaNomeTrascrizionePronunciaΑαἄλφα – alphaaaΒββῆτα – betabbΓγγάμμα – gammag, gn (seguita da γ, κ, χ)g gutturale o dura, gnΔδδέλτα – deltaddΕεἔψιλον – epsilonĕ (e breve)e (chiusa)Ζζζῆτα – zetazzΗηἦτα – etaē (e lunga)e (aperta)Θθθῆτα – thetaththΙιἰῶτα – iotaiiΚκκάππα – kappakkΛλλάμβδα – lambdallΜμμῦ – my*mmΝννῦ – ny*nnΞξξῖ – xixxΟοὂ μικρον – omikronŏ (o breve)o (chiusa)Πππῖ – pippΡρῥῶ – rhor, rh (iniziale di di parola)rΣσ/ςσίγμα -sigmassΤτταῦ – tauttΥυὖ ψιλόν – ypsilon*y*, u (nei dittonghi)ü, (u nei dittonghi)Φφφῖ – phiphfΧχχῖ – chichchΨψψῖ – psipspsΩωὦ μέγα – omegaō (o lunga)o (aperta)*Ricorda che dove incontri la lettera y nella pronuncia italiana, devi leggerla come se fosse una u allungata. Per rendere l’idea potresti anticipare alla u una i, emettendo un suono equivalente a iu.

Particolarità dell’alfabeto

Oltre le 24 lettere dell’alfabeto ionico, esistono alcuni segni extra alfabetici. In particolare si ricordano la Ἰώτα (jod = J), e la Δίγμα (digamma = Ϝ): due lettere che approfondiremo negli articoli venturi. Ti invito quindi a non perdertene neanche uno così da restare sempre informato.

Si ricordano anche il Κόππα (coppa = Ϙ), il Σαμπί (sampi = ϡ) e lo Στίγμα (stigma = Ϟ) che, invece, sono impiegati per l’indicazione dei numerali e precisamente:

Ϙ = 90;

ϡ = 900;

Ϟ = 6.

Influenza sull’Occidente

L’alfabeto greco ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura occidentale. Molte lettere greche sono state adottate in ambiti scientifici e matematici, come:

Alfa (α), Beta (β), Gamma (γ): utilizzate in fisica per indicare particelle e radiazioni.

Pi (π): fondamentale in matematica per rappresentare il rapporto tra circonferenza e diametro di un cerchio.

Delta (Δ): simbolo del cambiamento in discipline scientifiche.

Inoltre, il greco antico è la lingua in cui furono scritti alcuni dei testi fondamentali della filosofia, della medicina e della scienza, tra cui le opere di Platone, Aristotele ed Ippocrate.

Inoltre, continua ancora ad essere impiegato nei nomi di fraternità e associazioni universitarie, nella nomenclatura scientifica e nella simbologia matematica e fisica.

Sostantivi femminili in alpha impuro

Nella lingua greca antica, i sostantivi della prima declinazione comprendono una categoria molto ricca e articolata, in particolare, oltre a quelli maschili che tratteremo successivamente, anche quelli femminili in –α. Tra questi, una distinzione fondamentale è tra:

sostantivi in alpha puro (già trattati nel precedente articolo);

sostantivi in alpha impuro (dopo consonanti diverse da ρ).

Questi ultimi si suddividono a loro volta in:

sostantivi in alpha impuro breve;

sostantivi in alpha impuro lungo.

Questo articolo si concentrerà sui nomi femminili in –α con alpha impuro, analizzandone la morfologia, declinazione, caratteristiche fonologiche e irregolarità, con esempi tratti dalla lingua greca classica.

Definizione alpha impuro

L’alpha impuro è quello che segue una consonante diversa da ρ e subisce la metafonia (cambiamento vocalico) nella declinazione, trasformandosi in η (eta) nei vari casi a seconda della regola (eccetto in dorico o in alcuni dialetti).

Ricordiamo però, come detto precedentemente, che l’alpha impuro si suddivide in breve e lungo. Ecco le seguenti definizioni:

L’alpha impuro dicesi breve quando è preceduto da σ, σσ, ξ, ψ, λλ, ττ e ζ. In queste circostanze, l’alpha tramuta in eta solo nei casi obliqui (genitivo e dativo) del singolare.

Alcuni esempi di nomi costituiti dall’alpha impuro breve sono:

γλῶσσα (lingua);

θάλαττα (mare) — forma attica di θάλασσα;

δόξα (opinione, fama).

L’alpha impuro dicesi lungo quando è preceduto da tutte le consonanti che, ad eccezione sempre della rho, rientrano nel gruppo che attribuisce all’alpha una quantità breve. In queste occasioni, l’alpha tramuta in eta in tutti i casi del singolare, per poi tornare alpha a partire dal duale.

Alcuni esempi di sostantivi che presentano l’alpha impuro lungo sono:

Νίκη (vittoria);

Τιμὴ (onore);

Ἀγάπη (amore).

Declinazione sostantivo alpha impuro breve

NumeroCasoDeclinazione γλῶσσα (lingua)SingolareNominativoγλῶσσαSingolareGenitivoγλῶσσησSingolareDativoγλῶσσῃSingolareAccusativoγλῶσσανSingolareVocativoγλῶσσαDualeCasi direttiγλῶσσαDualeCasi obliquiγλῶσσαινPluraleNominativoγλῶσσαιPluraleGenitivoγλῶσσῶνPluraleDativoγλῶσσαιςPluraleAccusativoγλῶσσαςPluraleVocativoγλῶσσαι

Declinazione sostantivo alpha impuro lungo

NumeroCasoDeclinazione Ἀγάπη (amore)SingolareNominativoἈγάπηSingolareGenitivoἈγάπησSingolareDativoἈγάπῃSingolareAccusativoἈγάπηνSingolareVocativoἈγάπηDualeCasi direttiἈγάπαDualeCasi obliquiἈγάπαινPluraleNominativoἈγάπαιPluraleGenitivoἈγάπῶνPluraleDativoἈγάπαιςPluraleAccusativoἈγάπαςPluraleVocativoἈγάπαι

Osservazioni importanti

Come riporta il libro Il nuovo Greco di Campanini anche in questo caso, come abbiamo già notato per i temi in α puro, il genitivo plurale, deriva dalla contrazione finale del tema con la desinenza -ων (τραπεζάων → τραπεζῶν) e perciò è sempre perispomeno. Fa eccezione il solo sostantivo ἀφύη “acciuga” (genitivo plurale = ἀφύων).

Citando ancora le informazioni del libro di Campanini, appartengono a questo gruppo anche i sostantivi κόρη “fanciulla”, κόρρη “tempia”, e δέρη “cervice”, che, nonostante l’apparenza, sono in α impuro per ragioni etimologiche; in origine, infatti, l’α finale del tema non era preceduta da ρ, ma da un elemento consonantico poi caduto o assimilato: κόρϜη, κόρση, δέρϜη.

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000