Disgusto al TG

Quando ascolto il TG1, quasi sempre all’ora di pranzo, le notizie che ascolto mi provocano una sensazione di tale disgusto da farmi andare di traverso ciò che sto assaporando. Le guerre, la cronaca nera e via dicendo fanno la loro parte; ma il ribrezzo più devastante lo provo quando ascolto le dichiarazioni della nostra opposizione politica, dal PD ad AVS ai Cinque Stelle, con cui esco proprio dai gangheri, come si suol dire. In occasione del decreto sicurezza approvato dal governo, che è persino troppo tenero con i delinquenti, l’opposizione ha avuto la sfrontatezza di gridare al “fascismo” (come sempre, sono un disco rotto) e allo stato di polizia, dimostrando chiaramente che la sinistra è dalla parte dei criminali.
Lasciando perdere tutto il resto, dico che tra questi loschi individui quelli che in me suscitano la maggiore avversione (non voglio dire odio, ma ci siamo molto vicini) sono i 5 stelle, un partito fondato da un buffone e diretto da un narciso invidioso dei successi della Meloni che lui, quando sciaguratamente era a capo del governo, non è mai riuscito ad ottenere. Le uniche cose che ha saputo fare è istituire una dittatura sanitaria con un lockdown repressivo di tipo cinese che non ha risolto nulla e che poteva essere evitato con altre misure; e poi, non contento di questo, ha portato il Paese sull’orlo della bancarotta con spese assurde come il reddito di cittadinanza (che favoriva il lavoro nero e i fannulloni pagati per stare sul divano) e il bonus edilizio, vero pozzo senza fondo di soldi pubblici buttati al vento.
Quello che indigna è vedere questo personaggio e i parlamentari dei 5 stelle dare del cornuto all’asino, cioè accusare volgarmente il governo in carica di tutto ciò che loro hanno fatto per primi. Rimproverano alla Meloni i denari spesi per i centri di accoglienza in Albania? In confronto alle spese pazze di Conte quelli del governo attuale sono spiccioli. Accusano il governo di inadeguatezza e incapacità, quando sono stati loro a mettere al governo autentici incapaci che hanno rovinato i loro ministeri (si pensi ai banchi a rotelle, alle mascherine fasulle ecc.), mentre il primo incapace è stato lui, il conte Tacchia. Accusano il governo di incoerenza con quanto era stato detto in campagna elettorale? E loro, che prima si sono presentati come quelli che avrebbero scardinato il sistema e poi ne sono diventati parte integrante, hanno parlato di corruzione quando anche loro hanno avuto i loro bravi indagati, hanno voltato la giubba come banderuole accompagnandosi (come fanno le prostitute) con tutti, prima la Lega e poi il PD e l’estrema sinistra? Francamente non si può non provare disgusto a sentire le loro farneticazioni.
E se i capi del partito agiscono in questo modo, cosa ci si può aspettare dai semplici simpatizzanti di quel partito? Io ho dovuto smettere di confrontarmi con loro su Facebook, perché la loro ottusità e chiusura mentale è talmente gigantesca da impedire qualunque discussione. Come provi a confrontarti su qualcosa, ritirano fuori gli stessi stupidi luoghi comuni della peggiore e più becera antipolitica: che cioè i politici (prima tutti, ora solo quelli di destra perché con gli (ex)comunisti si sono alleati) sono ladri, corrotti e delinquenti, che il governo di Gioggia (la chiamano così, per insultarla) ci porterà alla rovina, che siamo tutti alla fame per colpa della Meloni ecc. Ora, che esistano politici corrotti, a destra a sinistra e anche al centro, non è una novità, lo sanno tutti; ma generalizzare, includere tutti indistintamente in un marchio d’infamia, è segno di totale mancanza di cultura e di civiltà, oltre che d’intelligenza. Neanche le cifre date dall’ISTAT o da altri enti, che sono oggettive e non hanno parte politica, riescono a convincere questi ignoranti nostalgici del reddito di nullafacenza (così lo chiamo io) a cambiare almeno parzialmente idea. Il confronto con costoro è impossibile; ed io, che sono stato sempre fieramente anticomunista, debbo dire che ho constatato che esiste di peggio di coloro che ancora nel 2025 credono all’utopia marxista. I marxisti, almeno in parte, sanno argomentare e hanno una cultura che risale a Marx, Engels, Gramsci, Pasolini ecc.; ma i 5 stelle cos’hanno alla base del loro movimento? Il “vaffa” di Grillo. Sarà questa forse la nuova cultura del 2025? Io, purtroppo per me, non me ne sono accorto.
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