Scegliere un chatbot per amico, un fenomeno sempre più vasto e allarmante. Famiglia e scuola chiamate a vigilare

Ascolto, comprensione, disponibilità incondizionata. Quanti genitori, docenti, adulti di riferimento sono in grado di dare queste attenzioni a un adolescente in cerca di qualcuno a cui confidare le sue ansie e difficoltà, le sue gioie e vaghe speranze per un futuro percepito sempre più come minaccioso? Pochi, di certo, se consideriamo l’enorme diffusione e successo dei cosiddetti AI companions, assistenti virtuali basati sull’intelligenza artificiale, progettati non solo per fornire informazioni o assistenza tecnica, ma anche per instaurare rapporti affettivi, empatici e personalizzati con l’utente.
“Siamo pronti all’affettività digitale?” si chiede Carmela Giglio su direfareinsegnare.education. Giglio – esperta in comunicazione e progettazione di contenuti didattici , con un’attenzione particolare all’innovazione e al digitale – constata che mentre si discute ancora di come introdurre l’educazione affettiva nelle scuole, si diffonde un nuovo tipo di relazione, del tutto inedita e difficile da gestire persino per insegnanti e genitori, quella con l’Intelligenza Artificiale.
Secondo una
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