Femminicidio ad Afragola, Scarpellino (FederIstruzione): la scuola non può essere il capro espiatorio della politica

Afragola, 30 maggio 2025 – Dopo il tragico femminicidio avvenuto ad Afragola, il Segretario Generale di FederIstruzione, Antonio Scarpellino, ha espresso la sua opinione attraverso un post sul suo profilo Facebook, rispondendo alle dichiarazioni della leader del PD, Elly Schlein, e della Premier Giorgia Meloni. Schlein ha proposto di rendere l’educazione al rispetto obbligatoria in tutte le scuole, mentre Meloni ha invitato a lavorare insieme su questo tema cruciale.
La politica e la responsabilità educativa
Scarpellino ha evidenziato come la scuola non possa essere considerata il capro espiatorio della politica. «La realtà della politica appare sempre più “povera di idee”, incapace di affrontare le vere sfide sociali. E, come spesso accade, la soluzione più facile è “scaricare ogni responsabilità sulla scuola”», ha dichiarato.
Un approccio limitato
Il Segretario Generale ha messo in discussione l’efficacia di un’educazione al rispetto che si limita a sei ore al giorno: «Ma davvero si pensa che “sei ore al giorno” siano sufficienti per modificare in modo radicale l’educazione e gli atteggiamenti che i ragazzi vivono nelle “restanti diciotto ore” con le loro famiglie?» Questa affermazione sottolinea la necessità di un approccio educativo che coinvolga non solo le scuole, ma anche le famiglie e la società nel suo complesso.
Il ruolo della scuola e della società
Scarpellino ha ribadito che la scuola è un pilastro fondamentale della società, ma non può sostituire il ruolo educativo di chi cresce e forma i giovani al di fuori delle aule. «È ora che la politica si assuma le proprie responsabilità e smetta di riversare il peso dei suoi fallimenti su chi, con impegno e dedizione, cerca di offrire un futuro migliore alle nuove generazioni», ha affermato.
In conclusione, Antonio Scarpellino ha affermato: «La scuola educa, ma la società forma.» È fondamentale che tutti gli attori sociali collaborino per affrontare le sfide educative e culturali del nostro tempo, piuttosto che addossare la responsabilità esclusivamente alle istituzioni scolastiche.
Femminicidio ad Afragola, Schlein: “Subito educazione al rispetto obbligatoria in tutte le scuole”, Meloni: “Lavoriamoci insieme”
La scuola non può essere il capro espiatorio della politica
La realtà della politica appare sempre più “povera di idee”, incapace di affrontare le vere sfide sociali. E, come spesso accade, la soluzione più facile è “scaricare ogni responsabilità sulla scuola”.
Ma davvero si pensa che “sei ore al giorno” siano sufficienti per modificare in modo radicale l’educazione e gli atteggiamenti che i ragazzi vivono nelle “restanti diciotto ore” con le loro famiglie?
La scuola è un pilastro fondamentale della società, ma non può sostituire il ruolo educativo di chi ogni giorno cresce e forma i giovani fuori dalle aule. È ora che la politica si assuma le proprie responsabilità e smetta di riversare il peso dei suoi fallimenti su chi, con impegno e dedizione, cerca di offrire un futuro migliore alle nuove generazioni.
La scuola educa, ma la società forma.
Segretario Generale Federistruzione
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