Immissioni in ruolo docenti 2025: ecco come saranno suddivisi i posti disponibili

Nel panorama scolastico italiano, il tema delle immissioni in ruolo e della mobilità dei docenti è sempre al centro dell’attenzione. Per l’anno scolastico 2025/26, il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) sulla mobilità ha introdotto una chiara suddivisione dei posti disponibili, garantendo trasparenza e rispetto delle percentuali prestabilite.

La suddivisione dei posti tra mobilità e immissioni in ruolo

Le operazioni di mobilità si articolano in tre fasi principali:
1. Trasferimenti all’interno del comune (prima fase);
2. Trasferimenti tra comuni della stessa provincia (seconda fase);
3. Mobilità interprovinciale e professionale (terza fase).

Al termine della seconda fase, il 50% dei posti disponibili viene accantonato per le immissioni in ruolo, mentre l’altro 50% è destinato alla terza fase della mobilità. Quest’ultima quota viene ulteriormente suddivisa in due aliquote del 25% ciascuna: una per i trasferimenti interprovinciali e l’altra per i passaggi di ruolo o cattedra.

Esempi pratici di suddivisione

Per comprendere meglio la distribuzione dei posti, riportiamo alcuni esempi:

– Un solo posto disponibile: per l’a.s. 2025/26, questo sarà destinato alla mobilità interprovinciale.
– Tre posti disponibili: uno sarà riservato alle immissioni in ruolo, uno ai trasferimenti interprovinciali e uno ai passaggi di ruolo.
– Quattordici posti disponibili: sette andranno alle immissioni in ruolo, quattro ai trasferimenti interprovinciali e tre ai passaggi di ruolo.

Chiarimenti normativi e dubbi sollevati

Un aspetto che ha generato incertezze riguarda la gestione dei posti dispari o singoli. L’articolo 8 del CCNI specifica che, nell’anno scolastico 2025/26, i posti dispari sono assegnati alla mobilità. Tuttavia, eventuali residui derivanti dai trasferimenti interprovinciali possono essere destinati ai passaggi di ruolo, sempre nel rispetto delle aliquote stabilite.

Inoltre, il sistema informatico utilizzato per elaborare i movimenti è progettato per garantire il rispetto delle disposizioni contrattuali. Questo previene eventuali discrepanze o assegnazioni non conformi.

Conclusione

Le regole introdotte dal CCNI Mobilità 2025-2028 mirano a garantire un’equa distribuzione dei posti tra mobilità e immissioni in ruolo. Tuttavia, è fondamentale che ogni operazione venga effettuata nel rispetto delle percentuali previste, salvaguardando sia i diritti del personale di ruolo che le opportunità per i docenti precari.

Per ulteriori dettagli o chiarimenti, invitiamo i lettori a consultare il testo completo del CCNI o a rivolgersi agli uffici scolastici competenti.

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