Seggi nelle scuole: diritto al voto versus diritto all’istruzione

Ogni anno, anche più volte all’anno, il Ministero dell’interno con i Comuni stabiliscono i luoghi dove si eserciterà il diritto al voto. Contemporaneamente sanciscono, di fatto, la violazione del diritto allo studio, all’istruzione perché molti di questi luoghi sono identificati nelle scuole.
Il paradosso si esercita nel fatto che migliaia di scuole in tutto il territorio nazionale diventano in parte o totalmente seggi elettorali.
Automaticamente le attività didattiche vengono sospese a causa della chiusura totale o parziale dei locali, che sono utilizzati temporaneamente dall’amministrazione comunale che dovrà restituirli così come gli sono stati consegnati.
Tutti a casa: docenti, collaboratori scolastici, studenti e studentesse.
L’idea di fondo è che a scuola per motivi eccezionali non ci si va (elezioni, brutto tempo, scioperi trasporti, scioperi personale scolastico, assemblee sindacali…)
La cosa interessante è che i motivi eccezionali sono frequenti e se calcoliamo quanti giorni i nostri ragazzi
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