Docenti fuorisede, CNDDU : una crisi Economica e Sociale da affrontare con urgenza

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia un appello urgente per affrontare la grave situazione economica in cui versano migliaia di docenti fuorisede, in particolare quelli della classe di concorso A046 – Scienze giuridico-economiche. Questi professionisti, costretti a vivere lontano dalle proprie famiglie, spesso in città con un elevato costo della vita, si trovano senza adeguati supporti economici o istituzionali, una condizione che accomuna i docenti fuori sede. La condizione di docenti fuori sede sta diventando insostenibile.
Secondo i dati ISTAT 2025, vivere da soli comporta un costo medio mensile di 1.972 euro, un valore superiore del 70% rispetto a chi condivide un’abitazione. Per i docenti neoimmessi, il cui stipendio netto si aggira tra i 1.400 e i 1.600 euro mensili, far fronte a spese come affitto, bollette, alimentazione e trasporti diventa una sfida insostenibile, specialmente per i docenti fuori sede.
Il peso delle spese quotidiane
Le principali voci di spesa includono:
- Affitto: Una stanza singola può costare oltre 600 euro a Milano e 550 a Roma.
- Bollette: Superano frequentemente i 150-200 euro al mese, aggravate dai rincari energetici.
- Cibo: La spesa alimentare per un single raggiunge i 337 euro mensili, secondo Coldiretti.
- Trasporti: Tra mezzi pubblici e auto, si arriva facilmente a 300 euro al mese.
A fronte di un totale mensile che oscilla tra i 1.500 e i 2.000 euro, la situazione economica dei docenti fuori sede appare drammaticamente precaria.
Le richieste del CNDDU
La classe di concorso A046, fondamentale per l’educazione alla cittadinanza attiva e ai diritti umani, è spesso penalizzata nei trasferimenti interprovinciali, costringendo molti docenti fuori sede a vivere lontani dalla propria rete familiare per lunghi periodi. Questa condizione non solo compromette il benessere psicologico ed emotivo dei docenti, ma influisce anche sulla qualità dell’insegnamento.
Per affrontare questa emergenza, il CNDDU propone misure concrete:
- Politiche abitative e fiscali di sostegno per i docenti fuori sede (detrazioni affitto, contributi per utenze e bonus trasporti);
- Assegnazioni interprovinciali agevolate per facilitare il rientro verso la residenza familiare;
- Riconoscimento della condizione di disagio economico e sociale dei docenti A046;
- Aumento degli stipendi, adeguandoli al reale costo della vita nel 2025.
Un appello alla politica
Il CNDDU sottolinea l’urgenza di garantire dignità e giustizia sociale a chi si dedica alla formazione delle nuove generazioni. Non è accettabile che coloro che educano ai valori della democrazia e della convivenza civile siano abbandonati a una condizione di povertà e solitudine.
Come afferma il presidente del CNDDU, Prof. Romano Pesavento: “È tempo che la politica si assuma la responsabilità di agire per tutelare i diritti e il benessere dei docenti, pilastri fondamentali della società.”
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