Una scuola che respira. Buone pratiche di giugno per la scuola dell’infanzia

Se l’ultimo suono della campanella in tutte le scuole dell’obbligo segna la fine di un anno scolastico, nella scuola dell’infanzia, la cui frequenza non è obbligatoria, ma una libera scelta delle famiglie, le attività proseguono ancora, con il ritmo ordinato delle routine e la delicatezza di una quotidianità che continua ad andare avanti fino alla fine di questo mese di giugno.
Il tempo della primavera ormai è alla fine e l’estate strizza l’occhio ai bambini con immagini di ombrelloni colorati, castelli di sabbia e gelati che colano sulle dita. Inizia a farsi spazio un immaginario fatto di onde da rincorrere e corse nel vento, ma prima che arrivi la pausa, la scuola conserva un respiro tutto suo, lento e prezioso.
C’è un momento dell’anno, alla fine della primavera, in cui tutto sembra rallentare e respirare con più profondità. I sorrisi dei bambini si fanno più
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