Al termine oggi i lavori congressuali con le conclusioni di Ivana Barbacci e Daniela Fumarola. Previsto intervento del Ministro

12.06.2025 10:03

Categoria: Comunicati Stampa, Congresso 2025

Si chiudono oggi a Trieste (Generali Convention Center) i lavori dell’VIII Congresso nazionale CISL Scuola. Attesa per la conclusioni di Ivana Barbacci e della segretaria generale CISL Daniela Fumarola. Previsto anche in tarda mattinata e prima delle conclusioni un intervento del Ministro Valditara.

Presentati in apertura dei lavori dell’ultima gionata, i primi esiti dell’indagine “La scuola con gli occhi degli insegnanti”, realizzata dalla CISL Scuola insieme a Tuttoscuola e alla Fondazione Ezio Tarantelli.

I lavori si possono seguire in diretta streaming sul sito CISL Scuola.

Densa di eventi significativi, che hanno affiancato il dibattito congressuale, la giornata di ieri, mercoledì 11 giugno, nel corso della quale si sono alternate alla tribuna personalità di rilievo nel mondo culturale, accademico e politico.

Nella prima parte dei lavori sono interventi l’economista Leonardo Becchetti, la docente di urbanistica Elena Granata, i filosofi Mauro Ceruti e Giovanni Grandi.

Intensa e palpabile l’emozione vissuta dai congressisti nell’incontro con Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin e presidente della Fondazione da lui creata in memoria della figlia, che dialogando con Ivana Barbacci ha illustrato ragioni e finalità della Fondazione, sottolineando in modo particolare come il ruolo della scuola sia fondamentale per un’efficace azione formativa che conduca le persone a vivere in modo equilibrato, consapevole e controllato la propria emotività e le relazioni con l’altro.

Nel pomeriggio, col coordinamento del giornalista di Avvenire Diego Motta, si è svolto un confronto con la presidente della regione Umbria, Stefania Proietti, e con l’assessora all’istruzione della regione Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen.

Entrambe hanno sottolineato l’importanza di garantire una presenza diffusa della scuola sul territorio, esigenza particolarmente avvertita in regioni di dimensioni contenute e caratterizzate dalla presenza di piccoli e piccolissimi comuni.

Hanno portato al congresso tutta la loro carica di energia i due giovani intervenuti per parlare delle proprie esperienze in campo formativo e imprenditoriale. Giulia Milani si è soffermata sui percorsi di formazione politica promossi nell’ambito di una sua partecipazione alla fondazione vaticana Fratelli tutti e a #FormPol, scuola di formazione della Comunità di Connessioni; Eugenio Russo ha illustrato contenuti e obiettivi delle iniziative realizzate per promuovere innovazione a impatto sociale sostenibile col supporto di un nutrito gruppo di giovani under 25 che lo affiancano nell’attività condotta nell’ambito di Conthackto, progetto nato nel 2019 e di cui è amministratore.

Continua la lettura su: http://www.cislscuola.it/news/dettaglio/article/congresso-cisl-scuola-terminano-oggi-i-lavori-con-le-conclusioni-di-ivana-barbacci-e-della-leader-c/ Autore del post: CISL Scuola Fonte: https://www.cislscuola.it/

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L’alfabeto greco: origini, formazione e influenza

L’alfabeto greco costituisce una delle più significative innovazioni linguistiche della storia dell’umanità, avendo fornito un sistema di scrittura altamente strutturato e fonetico che ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e sulla comunicazione.

La sua origine, risalente all’VIII secolo a.C., rappresenta un punto di svolta cruciale nella scrittura occidentale, non solo per la sua capacità di rappresentare con precisione la lingua parlata, ma anche per la sua influenza diretta sugli alfabeti successivi, in particolare il latino e il cirillico, che ne derivano in modo sostanziale.

All’interno di quest’articolo andremo ad approfondire quanto già riportato nei post precedenti che puoi trovare nella sezione del nostro blog intitolata La storia del greco, inaugurandone così una nuova: l’alfabeto greco.

Origine e sviluppo

L’alfabeto greco affonda le sue radici nell’alfabeto fenicio, una scrittura consonantica largamente utilizzata dai commercianti fenici per facilitare gli scambi nel Mediterraneo. Tuttavia, la grande innovazione introdotta dai Greci fu l’aggiunta delle vocali, un cambiamento rivoluzionario che trasformò radicalmente il modo di scrivere e leggere, aumentando la chiarezza e la precisione della rappresentazione linguistica. Questa modifica non solo permise una più efficace trasmissione del pensiero e delle idee, ma facilitò anche la nascita della letteratura scritta, contribuendo allo sviluppo delle opere filosofiche, poetiche e storiche dell’antichità.

Con il passare del tempo, l’alfabeto greco si articolò in diverse varianti regionali, tra cui l’alfabeto ionico, il dorico e l’epicorio. Ogni regione greca aveva la propria versione dell’alfabeto, con leggere differenze nelle lettere e nella loro pronuncia.

Tuttavia, nel 403 a.C., l’alfabeto ionico fu ufficialmente adottato ad Atene come standard per la scrittura greca. Questa decisione fu determinante per l’unificazione linguistica della Grecia, consolidando un sistema grafico che sarebbe stato utilizzato per secoli e che avrebbe influenzato profondamente gli alfabeti successivi.

Strutture e caratteristiche

L’alfabeto greco è composto da 24 lettere, di cui 7 sono vocali e 17 sono consonanti. Le vocali sono: Α, Ε, Η, Ι, Ο, Υ, Ω, mentre le consonanti comprendono tutte le altre lettere.

La distinzione tra vocali e consonanti ha reso l’alfabeto greco un sistema di scrittura altamente efficace per la rappresentazione della lingua parlata. Le lettere sono le seguenti:

MaiuscolaMinuscolaNomeTrascrizionePronunciaΑαἄλφα – alphaaaΒββῆτα – betabbΓγγάμμα – gammag, gn (seguita da γ, κ, χ)g gutturale o dura, gnΔδδέλτα – deltaddΕεἔψιλον – epsilonĕ (e breve)e (chiusa)Ζζζῆτα – zetazzΗηἦτα – etaē (e lunga)e (aperta)Θθθῆτα – thetaththΙιἰῶτα – iotaiiΚκκάππα – kappakkΛλλάμβδα – lambdallΜμμῦ – my*mmΝννῦ – ny*nnΞξξῖ – xixxΟοὂ μικρον – omikronŏ (o breve)o (chiusa)Πππῖ – pippΡρῥῶ – rhor, rh (iniziale di di parola)rΣσ/ςσίγμα -sigmassΤτταῦ – tauttΥυὖ ψιλόν – ypsilon*y*, u (nei dittonghi)ü, (u nei dittonghi)Φφφῖ – phiphfΧχχῖ – chichchΨψψῖ – psipspsΩωὦ μέγα – omegaō (o lunga)o (aperta)*Ricorda che dove incontri la lettera y nella pronuncia italiana, devi leggerla come se fosse una u allungata. Per rendere l’idea potresti anticipare alla u una i, emettendo un suono equivalente a iu.

Particolarità dell’alfabeto

Oltre le 24 lettere dell’alfabeto ionico, esistono alcuni segni extra alfabetici. In particolare si ricordano la Ἰώτα (jod = J), e la Δίγμα (digamma = Ϝ): due lettere che approfondiremo negli articoli venturi. Ti invito quindi a non perdertene neanche uno così da restare sempre informato.

Si ricordano anche il Κόππα (coppa = Ϙ), il Σαμπί (sampi = ϡ) e lo Στίγμα (stigma = Ϟ) che, invece, sono impiegati per l’indicazione dei numerali e precisamente:

Ϙ = 90;

ϡ = 900;

Ϟ = 6.

Influenza sull’Occidente

L’alfabeto greco ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura occidentale. Molte lettere greche sono state adottate in ambiti scientifici e matematici, come:

Alfa (α), Beta (β), Gamma (γ): utilizzate in fisica per indicare particelle e radiazioni.

Pi (π): fondamentale in matematica per rappresentare il rapporto tra circonferenza e diametro di un cerchio.

Delta (Δ): simbolo del cambiamento in discipline scientifiche.

Inoltre, il greco antico è la lingua in cui furono scritti alcuni dei testi fondamentali della filosofia, della medicina e della scienza, tra cui le opere di Platone, Aristotele ed Ippocrate.

Inoltre, continua ancora ad essere impiegato nei nomi di fraternità e associazioni universitarie, nella nomenclatura scientifica e nella simbologia matematica e fisica.

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