Docenti italiani in attesa dei pagamenti per le attività aggiuntive: ANCoDiS Lancia l’Allarme

Con la chiusura dell’anno scolastico, migliaia di docenti italiani si trovano ancora in attesa dei pagamenti per le attività aggiuntive svolte durante l’anno. ANCoDiS, l’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici, ha lanciato un appello per evidenziare una situazione ormai cronica che riguarda il riconoscimento economico del lavoro straordinario svolto da insegnanti e figure di sistema nelle scuole italiane.

Ogni anno, i docenti si impegnano non solo nella didattica, ma anche in attività organizzative, formative e amministrative che richiedono tempo, energia e competenze specifiche. Quest’anno, inoltre, il carico di lavoro è stato ulteriormente amplificato dalle azioni legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha comportato ore di formazione e un impegno straordinario per garantire il corretto funzionamento delle scuole.

Nonostante questo imponente sforzo, i pagamenti per tali attività aggiuntive – finanziati attraverso i fondi FIS (Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa) – risultano spesso modesti e tardivi. Le risorse economiche assegnate alle scuole sono limitate e vengono determinate in sede di contrattazione d’Istituto, lasciando i docenti con compensi che non riflettono adeguatamente la qualità e la quantità del lavoro svolto.

Rosolino Cicero, Presidente di ANCoDiS, sottolinea come questa situazione sia insostenibile e richiede interventi urgenti da parte delle istituzioni. Tra le proposte avanzate dall’associazione spiccano:

  • Detassazione del lavoro straordinario: Ridurre significativamente la tassazione fiscale e contributiva per rendere il riconoscimento economico più congruo.
  • Valorizzazione del lavoro aggiuntivo: Inserire strutturalmente queste attività nella carriera docente, rendendole più attrattive e riconosciute.
  • Formazione incentivata: Proseguire con il percorso di formazione per le figure di sistema, attualmente fermo alla prima annualità.
  • Riforma contrattuale: Prevedere nel prossimo CCNL un’area specifica per le figure di sistema, valorizzando il loro ruolo senza creare gerarchie interne.

ANCoDiS ribadisce che la scuola autonoma rappresenta un pilastro strategico per il sistema Paese. Per questo motivo, è necessario che il personale docente riceva un trattamento economico rinnovato e adeguato, in linea con l’importanza del loro contributo al funzionamento delle comunità scolastiche. La creazione di un’area specifica per le figure di sistema non sarebbe solo un riconoscimento meritato, ma anche un passo verso una moderna articolazione della funzione docente.

L’appello è rivolto alle forze politiche, al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e alle organizzazioni sindacali affinché vengano prese misure concrete per affrontare una problematica che incide profondamente sulla motivazione e sul benessere professionale degli insegnanti italiani.

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