Valutazione dei dirigenti scolastici

Come noto, con il D.M. n. 47 del 12 marzo 2025, è stato adottato il Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici. Tale sistema rappresenta un importante passo verso il riconoscimento e la valorizzazione della professionalità dirigenziale, attraverso la misurazione dei risultati individuali e dei comportamenti organizzativi e professionali. Tuttavia, la sua implementazione pratica sta evidenziando alcune criticità che a nostro avviso vanno risolte quanto prima possibile.
Durante l’incontro del 26 maggio scorso, l’Amministrazione aveva annunciato che nel giro di un mese avrebbe indicato ai dirigenti scolastici i dati su ciascun obiettivo dell’Allegato A di cui al Decreto interdipartimentale n. 616 del 26 marzo 2025 nonché reso loro disponibili le funzioni di inserimento nella piattaforma di eventuali evidenze. Tuttavia, ad oggi, tale piattaforma presenta solo gli obiettivi, gli indicatori e i target già individuati dal suddetto decreto, ma non consente ancora ai colleghi “di integrare le informazioni presenti con evidenze, con riferimento ai singoli obiettivi specifici assegnati al fine di argomentare su eventuali aspetti ostativi al raggiungimento dei target previsti ovvero per rappresentare evidenze positive inerenti al raggiungimento degli obiettivi assegnati.”
Inoltre, non risulta automatizzata l’integrazione dei dati provenienti da altri sistemi informativi, nonostante fosse stata ritenuta di agevole realizzazione. Sempre nel medesimo incontro, l’ANP aveva previsto che, non risultando identificabili a priori le piattaforme da cui estrarre alcuni elementi come, a titolo di esempio, l’innovazione didattica, si sarebbe verificata una dilatazione eccessiva dei tempi di implementazione della piattaforma. Ma, soprattutto, ne sarebbe derivata una esagerata compressione dei tempi a disposizione dei dirigenti scolastici per integrarla con evidenze a loro favore. Ancora una volta potrebbe presentarsi una situazione simile a quella da noi denunciata nel comunicato del 3 luglio.
Tale scenario, peraltro, rischia anche di ritardare il pagamento della retribuzione di risultato per l’anno scolastico 2024/25 – un anno già negativamente segnato dalle note traversie burocratiche subite dal relativo CCNI – in stridente contrasto con gli standard di efficienza e tempestività costantemente richiesti ai dirigenti scolastici.
Dirigenti che, lo ricordiamo, attendono anche la retribuzione relativa alle reggenze e quella di risultato del 2023/24. Compensi loro spettanti per preciso obbligo contrattuale.
Inoltre, sempre secondo le previsioni del Sistemaadottato con il D.M. n. 47/2025, dovrà essere adottato entro il mese di luglio 2025 il nuovo decreto interdipartimentale di definizione degli obiettivi nazionali per l’anno scolastico 2025/26.
L’ANP, pertanto, chiede all’Amministrazione:
- di attivare tempestivamente tutte le sezioni della piattaforma
- di avviare quanto prima l’informazione e il confronto sui nuovi obiettivi affinché i colleghi abbiano piena contezza delle modalità con cui avverrà la valutazione relativa all’anno scolastico 2025/26 fin dal suo primo giorno. A tali obiettivi, peraltro, si aggiungerà quello regionale, non previsto in via eccezionale per il solo 2024/25
L’ANP intende mantenere un dialogo costruttivo con l’Amministrazione al fine di garantire un’attuazione efficace del sistema di valutazione ma, al contempo, vigilerà sull’evolversi della situazione.
Non possiamo fare a meno di ribadire, infatti, l’importanza di rispettare i tempi stabiliti e di assicurare condizioni operative sostenibili a tutti i nostri colleghi, in linea con il riconoscimento della dignità e del valore professionale della categoria nonché in coerenza con la missione dell’ANP.
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