Who Wins Wars: infografica interattiva sulle guerre degli ultimi due secoli

Who Wins Wars è una straordinaria infografica interattiva che mostra come ogni singolo Stato è stato coinvolto nelle guerre degli ultimi due secoli.
Non è facilissimo da navigare, ma basta partire da uno Stato e cliccare sui pallini colorati per visualizzare il conflitto ed analizzare i vari dati connessi.
Al di là delle statistiche relative a strategia e partecipazione, si svela il devastante costo umano. Secondo l’analisi, le guerre tra Stati hanno comportato la morte di oltre 7 milioni di persone dal 1816 al 2007. Queste cifre sono stime prudenti ed escludono guerre civili, genocidi e vittime indirette dovute a carestia e malattie. La più devastante di queste, la Seconda Guerra Mondiale, da sola ha causato oltre il 3% della perdita di popolazione globale dell’epoca.
In totale, 91 nazioni furono coinvolte in guerre durante questo periodo. Ma alcune furono molto più attive di altre. La Germania è in testa alla classifica per presenza sul campo di battaglia, con il coinvolgimento in 44 battaglie, seguita dalla Russia con 34 e dalla Cina con 32 .
In termini di impulso bellico, la Russia emerge come la più aggressiva, agendo come principale promotrice in 9 conflitti distinti. Segue la Francia con 8 e il Giappone con 7. Questi numeri suggeriscono che le ambizioni geopolitiche – siano esse radicate nell’ideologia, nell’espansionismo o nella rivalità – svolgono un ruolo determinante nel plasmare la storia della guerra.
Raggruppando i Paesi per continente, emerge uno schema interessante: l’Europa è responsabile dell’avvio di quasi la metà (50%) di tutte le guerre, seguita dall’Asia con il 30% e dalle Americhe con il 13% . Questa inclinazione geografica riflette le ambizioni coloniali delle potenze europee del XIX secolo e le rivalità strategiche dell’Asia nel XX secolo.
La vittoria in guerra è difficile da definire: spesso rivendicata, ma raramente assoluta. Tuttavia, delle 91 guerre analizzate: 60 si sono concluse con una netta vittoria per chi le ha iniziate o per chi le ha difese, 14 si sono concluse con un pareggio e 29 con una sconfitta per chi le ha iniziate. Questi risultati sono classificati in base ai criteri stabiliti nella fonte dati originale, che definisce la vittoria, la sconfitta o il pareggio in base ai risultati politici e territoriali del dopoguerra.
Questo viaggio visivo e statistico attraverso quasi 200 anni di guerra ci mostra che, mentre i volti dei conflitti cambiano, gli schemi rimangono inquietantemente costanti. Lotte di potere, alleanze ed errori di calcolo continuano a spingere le nazioni a combattere guerre i cui costi si misurano non solo in vite umane, ma anche in eredità.
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