Algebristi del Cinquecento

Gli algebristi del Cinquecento: alle origini della risoluzione delle equazioni cubiche. Un percorso storico-didattico tra Dal Ferro, Tartaglia, Cardano, Ferrari e Bombelli per comprendere le radici dell’algebra moderna.
L’articolo propone una disamina approfondita della risoluzione delle equazioni algebriche di terzo grado secondo i dettami dei cosiddetti Algebristi italiani del Cinquecento, figure centrali nello sviluppo dell’algebra. L’autore aveva già accennato a questo gruppo di studiosi nell’articolo Breve storia dell’algebra (Matmedia, 9 giugno 2020), evidenziandone il ruolo di ponte tra la tradizione medievale e la matematica rinascimentale.
In questo contributo, l’analisi si arricchisce di dettagli biografici e contestuali riguardanti i principali protagonisti – da Scipione Dal Ferro a Niccolò Tartaglia, Gerolamo Cardano, Ludovico Ferrari e Rafael Bombelli – e si sofferma sui risultati teorici e tecnici che segnarono la svolta nella soluzione delle equazioni cubiche.
Il tema si inserisce nel solco di altre riflessioni ospitate da Matmedia dedicate alla storia dell’algebra e al Rinascimento matematico italiano, tra cui i contributi su Bombelli e i numeri complessi, sul “caso irriducibile” e la nascita dei numeri immaginari, e sulla storia dell’insegnamento dell’algebra, che forniscono ulteriori prospettive sul significato culturale e didattico delle scoperte di questo periodo.
Questo quadro d’insieme, oltre a evidenziare l’importanza della scuola bolognese e dei suoi epigoni, sottolinea come le sfide accademiche, i testi fondamentali (tra cui l’Ars Magna di Cardano e l’Algebra di Bombelli) e il
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