Percorsi INDIRE: segnalate criticità sui calendari delle lezioni e malfunzionamento della piattaforma

Il rischio, già denunciato dalla FLC CGIL, che i percorsi di specializzazione previsti dal DL 71/24 e regolamentati dal DM 75/25 non garantissero una formazione qualitativamente adeguata al profilo professionale richiesto per le attività di sostegno, si sta dimostrando fondato.
Difficoltà di accesso alla piattaforma, connessione interrotta, assenza di alcuni docenti formatori hanno caratterizzato la prima giornata di lezione.
Ma se, per quanto riguarda questi ingiustificati disservizi, si auspica una rapida soluzione, ancora più critica risulta la programmazione delle attività che, concentrate in tempi compressi, prevedono anche dieci ore di lezione giornaliere, con un’unica pausa di un’ora.
Sono evidenti le ricadute che lo svolgimento dei corsi secondo queste modalità avranno sulla qualità dell’apprendimento, che non può essere garantita da un’organizzazione oraria tanto irragionevole, e in termini di salute e sicurezza, a causa dell’eccessiva e prolungata esposizione al device.
Ci si chiede, inoltre, come la situazione verrà gestita con l’inizio dell’anno scolastico, quando i corsisti riceveranno presumibilmente incarichi di supplenza e dovranno conciliare l’attività lavorativa con la frequenza dei corsi, e le scuole si troveranno nelle condizioni di riorganizzare tutti gli orari per garantire loro il diritto alla formazione.
Si tratta di scelte incomprensibili, anche alla luce del fatto che la norma prevede che i corsi si svolgano in non meno di quattro mesi, ma non stabilisce un limite massimo, se non la conclusione entro il 31.12.25.
Queste ragioni hanno indotto la FLC CGIL a chiedere un intervento urgente dei Ministeri dell’istruzione e dell’Università (per
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