Come creare mini-app per la classe con Google Opal (e una VPN)

In questi giorni sto seguendo con particolare interesse una piattaforma che promette di trasformare il modo in cui creiamo e interagiamo con le applicazioni digitali in classe: Google Opal.

Immaginate di poter creare una piccola, potentissima applicazione su misura per la vostra lezione di storia, o un assistente personale per i compiti di matematica dei vostri studenti, senza scrivere una sola riga di codice. Fantascienza? Non proprio. Questa è la promessa di Opal, un nuovo strumento sperimentale partorito dai visionari Google Labs. E anche se al momento è ufficialmente disponibile solo negli Stati Uniti, la curiosità è troppa per non esplorare come noi, dall’Italia, possiamo iniziare a sbirciare questo futuro.

Cos’è Google Opal? La Magia del “No-Code” Potenziata dall’AI

In parole semplici, Google Opal è una piattaforma che permette a chiunque di costruire mini-applicazioni basate sull’intelligenza artificiale attraverso un’interfaccia visiva e il linguaggio naturale. Dimenticatevi complessi ambienti di sviluppo e sintassi astruse. Con Opal, si descrive a parole ciò che si vuole ottenere, e la piattaforma traduce le istruzioni in un flusso di lavoro logico, collegando modelli di intelligenza artificiale e altri strumenti per dare vita alla nostra idea.

È come avere un programmatore AI a nostra disposizione: basta chiedere, e Opal costruisce. Questo apre scenari interessanti per il mondo della didattica, consentendo la creazione di strumenti di apprendimento personalizzati.

Google Opal per la Didattica: Un Laboratorio di Creatività per Docenti e Studenti

Ma veniamo a a qualche esempio. Come può questo strumento entrare nella nosta classe? Le possibilità sono limitate solo dalla nostra fantasia. Ecco alcuni esempi specifici, dal più semplice al più complesso, che ho immaginato:

1. Il Generatore di trame creative:

Materia: Italiano, lingue straniere

Come funziona: L’insegnante costruisce una sorta di macchina inventastorie per avviare una qualsiasi tipologia di testo. Il prompt da inserire in Opal potrebbe essere: “Crea un’app che generi l’incipit di un racconto. L’utente deve poter scegliere un’ambientazione (es. ‘un castello medievale’, ‘una navicella spaziale’), un personaggio principale (es. ‘un cavaliere coraggioso’, ‘un’astronauta solitaria’) e un oggetto misterioso (es. ‘una mappa antica’, ‘una pietra magica’). L’app deve combinare questi elementi per produrre un paragrafo di inizio storia che stimoli la creatività.”

2. Il Generatore di scenari storici interattivi:

Materia: Storia, Educazione Civica

Come funziona: Un docente potrebbe costruire un’app con Opal in cui inserisce un periodo storico (es. “Antica Roma, 44 a.C.”). L’app, utilizzando un modello linguistico, genera un “bivio” per lo studente: “Sei un senatore. Giulio Cesare è appena stato assassinato. Cosa fai? A) Ti schieri con Bruto e i congiurati, sperando di ripristinare la Repubblica. B) Sostieni Marco Antonio, rischiando una nuova guerra civile per vendicare Cesare.” In base alla scelta, l’app genera le conseguenze, creando un percorso narrativo interattivo che fa “vivere” la storia e le sue cause ed effetti.

3. L’Assistente Matematico “Problem Solver”:

Materia: Matematica, Fisica

Come funziona: Uno studente in difficoltà con le equazioni di secondo grado potrebbe usare un’app creata con Opal. Inserisce il testo del problema e l’app non si limita a dare la soluzione. Il flusso di lavoro di Opal potrebbe essere progettato per:

  1. Identificare i dati del problema.

  2. Richiamare la formula corretta.

  3. Spiegare ogni singolo passaggio per arrivare alla soluzione.

  4. Generare un problema simile per permettere allo studente di esercitarsi.

4. Il “Debate Coach” Virtuale:

Materia: Italiano, Filosofia, Lingue Straniere

Come funziona: Si potrebbe creare un’applicazione che funge da allenatore per i debate. Lo studente inserisce una mozione (es. “L’intelligenza artificiale è una minaccia per l’umanità”). L’app, grazie ad Opal, potrebbe:

  1. Generare 3 argomenti a favore della mozione.

  2. Generare 3 argomenti contrari.

  3. Identificare potenziali criticità logiche in un testo argomentativo inserito dallo studente.

  4. Fornire esempi di frasi efficaci per aprire o chiudere un intervento.

5. Il Laboratorio di Scienze Tascabile:

Materia: Scienze, Biologia, Chimica

Come funziona: Immaginiamo un’app per una gita scolastica in un parco. Lo studente scatta la foto di una foglia. L’app, collegando un modello di riconoscimento immagini, identifica la pianta e fornisce subito informazioni chiave: nome scientifico, proprietà, curiosità. Il flusso di Opal potrebbe anche aggiungere un passaggio successivo: “Ora che sai che questa è una foglia di Quercia, crea una mappa concettuale delle piante ad alto fusto presenti in questo ecosistema”.

Accedere all’Innovazione dall’Italia: Un Trucco da “Smanettoni” con Opera

Come anticipato, Google Opal è attualmente in beta pubblica solo per gli utenti negli Stati Uniti. Questo significa che se proviamo a collegarci al servizio dall’Italia, verremo bloccati.

Qui entra in gioco il VPN (Virtual Private Network), una rete privata virtuale. Una VPN ci permette di “mascherare” la nostra posizione geografica, facendo credere al sito che ci stiamo collegando da un altro paese, come gli Stati Uniti.

Uno dei modi più semplici e gratuiti per farlo è utilizzare il browser Opera, che ha una VPN integrata.

Ecco come fare:

  1. Scaricate e Installate Opera: Se non lo avete già, scaricate il browser gratuito dal sito ufficiale di Opera.

  2. Attivate la VPN: Aprite le impostazioni del browser. Su Windows, cliccate sull’icona di Opera in alto a sinistra e andate su “Impostazioni”. Su Mac, andate su “Opera” > “Preferenze”.

  3. Trovate l’Opzione VPN: Nella barra di ricerca delle impostazioni, digitate “VPN” e attivate “Abilita VPN”.

  4. Connettetevi agli USA: Una volta attivata, vedrete un’icona “VPN” blu nella barra degli indirizzi. Cliccateci sopra. Si aprirà un piccolo pannello. Assicuratevi di impostare la “Posizione virtuale” su “Americhe”.

  5. Entrate in Google Opal: Ora, con la VPN attiva e impostata sulle Americhe, potete navigare nel sito di Google Labs e cercare l’accesso a Opal.

 

Google Opal è ancora un esperimento, che dovrebbe evolversi, cambiare nome o essere integrato in altri prodotti Google. Ma il concetto che rappresenta è potente: mettere nelle mani di docenti e studenti la capacità di creare i propri strumenti di apprendimento, in modo rapido, intuitivo e intelligente.

Iniziare a esplorarlo oggi, anche con qualche “trucco” per superare le barriere geografiche, non è solo un esercizio tecnico per curiosi. È un modo per iniziare a considerare il supporto dell’AI alle dinamiche di insegnamento/apprendimento in modo diverso, per essere pronti a quando questa ed altri strumenti diventeranno una reale opportunità in grado di supportare i nostri studenti in modi che non abbiamo ancora immaginato. La rivoluzione “no-code” è iniziata, e la scuola non può permettersi di rimanere a guardare.

https://opal.withgoogle.com

Continua la lettura su: http://www.robertosconocchini.it/intelligenza-artificiale/9199-come-creare-mini-app-per-la-classe-con-google-opal-e-una-vpn.html Autore del post: Maestro Roberto Fonte: https://www.robertosconocchini.it/

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Come ottimizzare le prestazioni del tuo VPN su iPhone

Un Virtual Private Network (VPN) è uno strumento fondamentale per la sicurezza online e la privacy, specialmente su dispositivi mobili come l’iPhone. Tuttavia, ottenere il massimo dal tuo VPN non è sempre automatico. Esistono diverse strategie che puoi adottare per migliorare le prestazioni e garantire una connessione fluida e stabile.

Perché il VPN può rallentare?

Prima di entrare nei dettagli dell’ottimizzazione, è importante capire perché un VPN potrebbe non funzionare al massimo delle sue capacità. Tra i motivi principali ci sono:

– Server sovraccarichi: Quando molti utenti si connettono allo stesso server, la velocità può diminuire drasticamente.

– Distanza geografica: I server lontani dalla tua posizione fisica introducono latenza.

– Protocollo VPN: Alcuni protocolli sono più lenti ma offrono maggiore sicurezza, mentre altri privilegiano la velocità.

– Connessione internet: La qualità della tua connessione di base influisce direttamente sulle prestazioni del VPN.

Se le tue app VPN sono spesso lente, il problema è molto probabilmente dovuto al tuo ISP, che non riesce a fornire una larghezza di banda del server sufficiente. È molto facile da controllare, scarica VeePN per iOS e confronta i risultati. Se la tua precedente app iOS è lenta e VeePN è molto più veloce, cambia semplicemente provider. Questa è la prima cosa a cui pensare in questo caso.

1. Scegli il server giusto

Non tutti i server VPN sono uguali. La scelta del server è cruciale per ottenere prestazioni ottimali.

– Preferisci server vicini: Seleziona un server nella tua regione o in un Paese vicino per ridurre la latenza. Ad esempio, se sei in Italia, un server in Svizzera o Germania potrebbe essere più veloce rispetto a uno negli Stati Uniti.

– Evita server affollati: Molti servizi VPN mostrano il carico di ogni server. Opta per quelli con meno utenti connessi.

– Server dedicati: Alcuni provider offrono server ottimizzati per streaming, gaming o download. Usali per attività specifiche.

Statistiche interessanti: secondo un rapporto del 2023, i server situati entro un raggio di 1.000 km riducono la latenza fino al 40% rispetto a server più distanti.

2. Aggiorna l’app VPN e iOS

Sembra ovvio, ma molte persone trascurano questo passaggio. Assicurati di utilizzare la versione più recente dell’app VPN. Gli aggiornamenti correggono bug, migliorano la compatibilità con i nuovi protocolli e ottimizzano le prestazioni generali.

Allo stesso modo, mantieni aggiornato il sistema operativo del tuo iPhone. Apple introduce spesso miglioramenti alla gestione della rete, che possono influenzare positivamente il funzionamento del tuo VPN.

3. Cambia protocollo VPN

Il protocollo utilizzato dal tuo VPN ha un impatto significativo sulle prestazioni. I principali protocolli sono:

– OpenVPN: Sicuro ma talvolta più lento.

– IKEv2: Veloce e stabile, ottimo per dispositivi mobili.

– WireGuard: Una delle tecnologie più recenti, famosa per l’equilibrio tra velocità e sicurezza.

Molte app VPN consentono di cambiare protocollo nelle impostazioni. Se noti rallentamenti, prova a passare da OpenVPN a WireGuard o IKEv2 per un miglioramento immediato.

4. Riduci il carico sulla rete

Se la tua rete Wi-Fi o cellulare è sovraccarica, le prestazioni del VPN ne risentiranno. Ecco alcune soluzioni:

– Chiudi app in background: Le applicazioni che consumano larghezza di banda (come quelle per il download o lo streaming) possono influire negativamente.

– Controlla i dispositivi connessi: Riduci il numero di dispositivi connessi al router Wi-Fi, se possibile.

– Testa la velocità: Usa strumenti come Speedtest per verificare la velocità della tua connessione prima di attivare il VPN.

5. Attiva la funzione “Kill Switch”

Molti servizi VPN includono una funzione chiamata “Kill Switch”. Quando la connessione VPN si interrompe, il “Kill Switch” blocca automaticamente tutto il traffico internet, evitando perdite di dati. Anche se questa funzione non migliora direttamente la velocità, garantisce che la tua privacy sia sempre protetta.

6. Scegli un provider VPN affidabile

Non tutti i servizi VPN sono uguali. I provider gratuiti spesso limitano la velocità e il numero di server disponibili, mentre le opzioni premium offrono prestazioni superiori.

– Fai attenzione alle recensioni: Siti come CNET o TechRadar offrono analisi approfondite sui migliori VPN.

– Verifica la politica di privacy: Un buon VPN non registra i tuoi dati.

– Assistenza clienti: Un supporto rapido e competente può fare la differenza in caso di problemi tecnici.

7. Ottimizza le impostazioni del tuo iPhone

Il tuo iPhone ha diverse impostazioni che possono influire sul funzionamento del VPN. Ecco cosa fare:

– Disabilita il risparmio dati: Quando attivato, questa funzione può limitare la connessione VPN. Vai su Impostazioni > Dati cellulare > Opzioni dati cellulare e disattiva “Risparmio dati”.

– Evita reti Wi-Fi instabili: Se possibile, usa connessioni Wi-Fi stabili o passa ai dati mobili.

– Riavvia il dispositivo: A volte, un semplice riavvio risolve problemi di connessione.

Conclusione

Ottimizzare le prestazioni del tuo VPN su iPhone non è complicato, ma richiede attenzione a dettagli come la scelta del server, l’aggiornamento delle app e l’utilizzo di protocolli efficienti. Con i suggerimenti elencati sopra, puoi goderti una connessione più veloce, sicura e stabile. Ricorda che un investimento in un servizio VPN di qualità può fare una grande differenza nella tua esperienza quotidiana.

Vuoi protezione e velocità? Adesso hai gli strumenti per ottenerle.

 

 

 

 

Mixboard: trasforma l’AI di Google nello sceneggiatore grafico dei tuoi studenti

Oggi vi presento uno strumento che potrebbe innvoare il modo in cui voi e i vostri studenti fate brainstorming e sviluppate progetti creativi: si chiama Google Mixboard. È uno strumento all’avanguardia che unisce il concetto di comunicazione e concettualizzazione grafica digitale (mood board) con la potenza dell’Intelligenza Artificiale (AI) di Google, in particolare con i modelli come Gemini AI e Nano Banana per l’editing delle immagini.

Cos’è Google Mixboard?

Google Mixboard è una lavagna concettuale (concepting board) sperimentale basata sull’AI sviluppata da Google Labs. Immaginate un incrocio tra una lavagna interattiva come Miro e un motore di generazione di immagini come Midjourney o DALL-E, il tutto potenziato dalla facilità d’uso di Google.

Caratteristiche Principali:

Creazione tramite Prompt Testuale: Basta digitare una descrizione (un prompt) per ottenere immediatamente una serie di immagini e ispirazioni visive generate dall’AI. Ad esempio, “Un angolo di lettura accogliente con toni pastello” creerà una mood board visiva.

Modifica con Linguaggio Naturale: L’AI non si ferma alla creazione. È possibile interagire con le immagini generate o caricate (chiamate seed images) usando il linguaggio naturale per:

Rigenerare l’immagine.

Chiedere “più simile a questo” per ottenere variazioni.

Combinare elementi di diverse immagini.

Modificare dettagli come lo sfondo o aggiungere un oggetto specifico, grazie al modello di editing chiamato Nano Banana.

Spazio per il Prototipo: Funziona come un laboratorio visivo in cui le idee prendono forma, possono essere affinate e accompagnate da testo di supporto generato dall’AI o scritto manualmente.

Mixboard sposta l’AI dall’essere un semplice assistente alla fine di un processo, all’essere parte integrante del processo creativo fin dall’inizio.

Come Usare Mixboard nella Didattica

Le potenzialità di Mixboard in classe, soprattutto per il visual thinking e la didattica per progetti, sono enormi:

1. Sviluppo di Progetti e Storyboard

Arte e Design: Gli studenti possono creare velocemente mood board per un progetto di design, moda, o architettura. Possono visualizzare diverse combinazioni di colori, texture o stili prima di passare alla realizzazione pratica.

Storytelling e Scrittura Creativa: Creare storyboard visivi per un racconto, un film o una presentazione. L’AI può generare personaggi, ambientazioni o oggetti basati sui loro prompt, trasformando un’idea astratta in immagini concrete.

Storia e Letteratura: Visualizzare un’epoca storica, l’ambientazione di un romanzo o l’aspetto di un personaggio basandosi sulle descrizioni testuali. Ad esempio, “Un mercato medievale in Inghilterra nel 1300 sotto la pioggia”.

2. Brainstorming e Concept Mapping

Avvio Progetto (Project Based Learning – PBL): Usare Mixboard come lavagna iniziale per esplorare un tema o un problema. L’AI aiuta a espandere le idee iniziali, generando concetti correlati e stimolando la creatività.

Scienze e Tecnologia: Visualizzare concetti complessi come la struttura di un atomo, un ecosistema particolare o il funzionamento di una macchina, esplorando diverse rappresentazioni visive.

3. Competenza Digitale e Critica dell’AI

Alfabetizzazione all’AI: È un’opportunità pratica per discutere con gli studenti su come l’AI interpreta le istruzioni (i prompt) e sull’importanza di prompt chiari e precisi per ottenere il risultato desiderato.

Etica e Diritti d’Autore: Utilizzare immagini generate da AI solleva questioni importanti su etica e proprietà intellettuale, fondamentali per la formazione dei futuri cittadini digitali.

Come Accedere a Mixboard dall’Italia: Usare VPN e Browser Opera

Mixboard è uno strumento sperimentale (parte di Google Labs) e al momento è ufficialmente disponibile solo negli Stati Uniti. Per poterlo provare dall’Italia è necessario utilizzare una VPN (Virtual Private Network) per simulare una connessione dagli USA. Un modo semplice per farlo, senza installare software aggiuntivi, è usare il browser Opera che ha una VPN gratuita integrata.

Nota Importante: L’uso di una VPN per accedere a servizi con restrizioni geografiche è una pratica che permette di sperimentare nuovi strumenti non ancora disponibili. Ricordate che l’uso della VPN comporta una navigazione più lenta e che questa soluzione è temporanea in attesa del rilascio ufficiale in Europa.

Guida Passaggio per Passaggio (Browser Opera)

Passo 1: Scaricare e Installare Opera

Scaricate e installate l’ultima versione del browser Opera dal sito ufficiale.

Passo 2: Attivare la VPN Integrata

Aprite il browser Opera.

Andate nelle Impostazioni (Menu in alto a sinistra o l’icona dell’ingranaggio nella barra laterale).

Cercate la sezione “Privacy e sicurezza”.

Scorrete fino a trovare la sezione “VPN”.

Attivate l’interruttore della VPN (su Attiva VPN).

Passo 3: Selezionare l’Area Geografica USA

Una volta attivata, nella barra degli indirizzi in alto a sinistra apparirà un’icona “VPN”.

Cliccate sull’icona della VPN.

Nel menu a tendina “Posizione virtuale” o “Area geografica”, selezionate “Americhe” (o “Stati Uniti” se disponibile una scelta più specifica). L’icona diventerà blu per confermare che la connessione è attiva.

Passo 4: Accedere a Google Mixboard

Assicuratevi che la VPN sia attiva e impostata sull’America.

Aprite una nuova scheda e andate all’indirizzo di Google Mixboard: labs.google/mixboard/welcome

Effettuate il login con il vostro account Google.

A questo punto dovreste essere in grado di visualizzare l’interfaccia di Mixboard e iniziare a sperimentare con le potenzialità creative dell’AI in un contesto didattico. 

Esempio di un’attività didattica: “Il Viaggio dell’eroe” (Storytelling per Storyboard)

Questa attività è pensata per le classi che studiano l’epica, la narrativa o che si preparano a creare un contenuto multimediale (video, podcast, presentazione animata). L’obiettivo è usare Mixboard per visualizzare le fasi del Viaggio dell’eroe (o qualsiasi altra struttura narrativa) e generare i concept visivi chiave.

Obiettivi Educativi

Sviluppare la Competenza Narrativa: Comprendere e applicare le strutture narrative classiche.

Pensiero Visivo (Visual Thinking): Tradurre concetti astratti (tappe del viaggio) in immagini concrete.

Alfabetizzazione all’AI (Prompt Engineering): Imparare a dare istruzioni efficaci (prompt) all’intelligenza artificiale per ottenere risultati mirati.

Fase 1: Preparazione e accesso (Il ponte VPN)

Assicurarsi l’Accesso: Seguire la procedura descritta soprae per attivare la VPN integrata nel browser Opera e impostarla su “Americhe” per accedere a Google Mixboard.

Definizione del Progetto: Suddividere la classe in piccoli gruppi. Ogni gruppo sceglie (o gli viene assegnato) un eroe, un personaggio storico, o un concetto astratto che seguirà il “Viaggio dell’Eroe” (ad esempio: Ulisse, Marie Curie, o “Il viaggio di una goccia d’acqua”).

Mappatura del Viaggio: Ogni gruppo elenca le 3-5 tappe fondamentali del proprio eroe, seguendo la struttura narrativa (es. Chiamata all’avventura, Prova suprema, Ritorno con l’elisir).

Fase 2: Generazione grafica con Mixboard (laboratorio AI)

Creazione della Lavagna: Nel proprio spazio Mixboard, ogni gruppo crea una nuova lavagna concettuale.

Prompt per la “Chiamata all’Avventura” (Generazione Base):

Gli studenti digitano il primo prompt. Deve essere descrittivo e mirato.

Esempio per Ulisse: “Un guerriero stanco e solitario su una spiaggia, con navi che salpano all’orizzonte al tramonto. Tono: epico, stile: pittura a olio.”

Mixboard genererà diverse varianti visive. Gli studenti scelgono l’immagine migliore e la collocano sulla lavagna come prima vignetta del loro storyboard.

Prompt per la “Prova Suprema” (Affinamento e Variazioni):

Si passa alla tappa più drammatica. Il gruppo genera un nuovo set di immagini con un prompt diverso.

Esempio: “L’eroe è incatenato in una grotta buia, affronta una creatura mitologica con occhi rossi e fumo. Stile: cinema fantasy scuro.”

Utilizzo di “Più simile a questo”: Dopo la generazione, gli studenti cliccano su un’immagine che piace loro e usano il comando “Più simile a questo” per esplorare variazioni di quella singola immagine, affinando l’idea.

Prompt per il “Ritorno”:

Per la fase finale, si sfrutta la funzione di editing AI per modificare un’immagine esistente.

Gli studenti selezionano l’immagine scelta per il “Ritorno”.

Editing con Linguaggio Naturale: Chiedono all’AI di apportare una modifica specifica. Esempio: “Aggiungi una corona di alloro dorato sulla testa del guerriero” oppure “Rimuovi lo sfondo e sostituiscilo con una folla che acclama”.

Fase 3: Analisi e presentazione 

Aggiunta di Testo: Sotto ogni immagine chiave generata, gli studenti aggiungono una breve didascalia o una citazione significativa (che possono anche chiedere all’AI di suggerire basandosi sul contesto visivo).

Discussione Critica: Ogni gruppo presenta la propria “Lavagna dell’Eroe”. La discussione si concentra su:

Quali prompt hanno funzionato meglio e perché.

In che modo le immagini generate hanno influenzato o modificato la loro interpretazione del testo narrativo.

Le sfide nell’ottenere l’intento emotivo desiderato attraverso l’AI.

Valutazione: Si valuta la completezza dello storyboard, la pertinenza visiva al concetto narrativo e la capacità di scrivere i prompt in modo efficace e creativo.

Mixboard, in questo modo, diventa uno strumento non solo per creare immagini, ma per visualizzare, analizzare e decostruire la struttura stessa del racconto, rendendo l’analisi letteraria un’esperienza tangibile e divertente.

https://labs.google.com/mixboard

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