Scuola. Manzi (Pd), servono investimenti, non tagli, accorpamenti e misure spot a costo zero

Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Partito Democratico, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla situazione attuale della scuola italiana, sottolineando l’urgenza di investimenti piuttosto che tagli e misure temporanee. Le sue dichiarazioni arrivano in un momento critico per il sistema educativo, mentre il governo continua a implementare riforme che, secondo Manzi, non affrontano le reali necessità delle scuole.
Le dichiarazioni di Irene Manzi
“Le parole di Elly Schlein sono chiare: alla scuola non servono misure spot, servono investimenti. È ora di smetterla con i tagli mascherati da riforme e con un approccio che guarda alla scuola esclusivamente come luogo dove imporre ordine e disciplina, invece che coltivare crescita, inclusione e opportunità”. Con queste parole, Manzi ha messo in evidenza la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui il governo gestisce il settore scolastico.
Manzi ha continuato a criticare le politiche attuali: “Non si migliora la scuola solo con misure autoritarie, ma con più risorse. Quello che vediamo è un disegno chiaro: mentre si annunciano nuove regole sempre più severe per gli studenti, si tagliano cattedre, si accorpano scuole e si impoverisce l’offerta educativa. Il governo parla di merito, ma taglia gli strumenti che possono offrire a tutti e tutte reali opportunità: insegnanti, progetti, spazi”.
Il calo demografico e le sue conseguenze
Manzi ha affrontato anche il tema del calo demografico, sottolineando che “il calo demografico è un dato di fatto, ma non può essere l’alibi per smantellare la scuola pubblica. I fondi che si ‘risparmiano’ con meno alunni non devono essere dirottati altrove, ma reinvestiti nella scuola: per ridurre il numero di studenti per classe, potenziare l’organico, migliorare l’edilizia scolastica, garantire più tempo scuola e rafforzare il sostegno”. Questo, ha affermato, è ciò che chiedono famiglie, studenti e docenti.
Proposte concrete del Partito Democratico
Manzi ha evidenziato che il Partito Democratico ha già presentato in Parlamento proposte concrete per affrontare il problema del caro-scuola: “Serve un piano organico contro il caro-scuola: il Partito Democratico ha già presentato in Parlamento proposte concrete per garantire libri gratuiti, mense accessibili, trasporti agevolati per abbattere le disuguaglianze e sostenere davvero il diritto allo studio”.
La necessità di investimenti nel settore educativo
Concludendo il suo intervento, Manzi ha affermato: “Gli organici docenti tagliati e la riduzione dell’organico ATA rappresentano una scelta miope. Servirebbe invece un grande piano di investimenti -anche dal punto di vista delle retribuzioni- per chi lavora ogni giorno nelle scuole che sono il primo luogo in cui si combattono le diseguaglianze. È il primo spazio di libertà e di emancipazione, come ha ricordato Schlein. Servono investimenti veri ma anche ascolto, rispetto e fiducia per chi ogni giorno lavora nelle nostre classi”.
Considerazioni finali
Le dichiarazioni di Irene Manzi pongono l’accento su un tema cruciale: la necessità di investire nella scuola pubblica per garantire una formazione di qualità e opportunità per tutti. La situazione attuale richiede un ripensamento delle politiche scolastiche, con un focus su risorse e supporto per studenti e docenti.
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