Offendere chi insegna è offendere la conoscenza: la polemica sul Prof. Ing. Aldo Domenico Ficara

Messina – Gli attacchi rivolti al Prof. Ing. Aldo Domenico Ficara, in merito alla sua critica sul progetto del Ponte sullo Stretto, hanno riacceso il dibattito sull’importanza del ruolo degli insegnanti nella società contemporanea. La frase provocatoria “Chi sa fare, fa; chi non sa fare, insegna”, spesso attribuita a vari autori, viene utilizzata per screditare le opinioni di chi si dedica all’insegnamento, ma è fondamentale riflettere sul valore cruciale dell’istruzione e della formazione.
L’importanza del ruolo dell’insegnante
Screditare chi dedica la propria vita alla formazione equivale a negare le fondamenta stesse della professionalità. Ogni ingegnere, architetto e tecnico che oggi progetta il futuro è frutto di un insegnamento ricevuto. Senza chi insegna, non esiste chi fa. Questa verità è alla base delle argomentazioni del Prof. Ficara, che non si oppone allo sviluppo, ma chiede una valutazione seria dei costi, dei rischi e degli impatti ambientali e sociali del Ponte sullo Stretto.
Il Prof. Ficara sottolinea che il suo approccio critico non è motivato da un desiderio di fermare il progresso, ma da una responsabilità etica e professionale. La sua posizione invita a considerare le implicazioni a lungo termine di un progetto così ambizioso, affinché le decisioni siano basate su dati concreti e non su slogan pubblicitari o pressioni politiche.
L’attacco e il bersaglio
Il Prof. Aldo Domenico Ficara non è un oppositore qualsiasi; è un docente universitario, un formatore e un ingegnere di grande esperienza. La sua voce contro il Ponte rappresenta un’importante istanza di valutazione critica, che si oppone a un approccio superficiale. Ridurre un’opera complessa a slogan pubblicitari è un errore che non fa onore a nessuno e rischia di compromettere il futuro di un’infrastruttura così significativa.
In un contesto in cui il dibattito pubblico è spesso caratterizzato da polarizzazioni e attacchi personali, la figura del Prof. Ficara emerge come simbolo di una discussione più profonda e necessaria. La sua critica si basa su un’analisi rigorosa e su una visione che tiene conto non solo degli aspetti tecnici, ma anche delle ricadute sociali ed economiche.
Insegnare: un atto di responsabilità
Insegnare non è un ripiego, ma un atto di responsabilità sociale. Ogni progetto, ogni tavolo da disegno e ogni cantiere porta con sé l’impronta di un insegnante che ha trasmesso nozioni, metodo e senso critico. Deridere chi insegna significa sputare nel piatto da cui tutti si sono nutriti. In un mondo che evolve rapidamente, il ruolo degli insegnanti diventa ancora più cruciale, poiché sono loro a formare le menti che guideranno il progresso futuro.
La professione docente richiede dedizione, passione e competenza. Gli insegnanti sono i custodi del sapere, e la loro funzione va ben oltre la semplice trasmissione di informazioni. Sono modelli di riferimento e fonti di ispirazione per le generazioni future, e la loro influenza si estende in ogni ambito della vita professionale e sociale.
Il sapere come libertà
Il sapere non è mai neutro; può costruire ponti o smascherare illusioni. La voce del Prof. Ficara è fondamentale perché ricorda che il progresso non si misura solo in chilometri di acciaio e cemento, ma anche nella capacità di discutere, valutare e, se necessario, dire di no. La vera innovazione si basa su un dialogo aperto e critico, in cui ogni voce ha il diritto di essere ascoltata.
In questo contesto, il contributo degli insegnanti è indispensabile per promuovere una cultura del dibattito e della riflessione. È solo attraverso il confronto e l’analisi critica che possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile e responsabile.
L’attacco personale contro un insegnante è il segno di una debolezza argomentativa. Chi realmente crede nel Ponte dovrebbe rispondere con dati, studi e trasparenza, non con proverbi stantii. Perché, piaccia o no, senza gli insegnanti – senza i Ficara di oggi – non esisterebbero gli ingegneri di domani.
In conclusione, è fondamentale riconoscere il valore degli insegnanti e il loro ruolo cruciale nel formare le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro. Solo così potremo garantire che il progresso sia sostenibile, inclusivo e orientato al benessere collettivo.
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