SCUOLA: Manzi (PD) critica Meloni, dati ufficiali smentiscono la propaganda

L’Italia fanalino di coda in Europa per investimenti nell’istruzione
Roma, 26 agosto – Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Partito Democratico, ha espresso forti critiche nei confronti della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, commentando i dati pubblicati dalla Commissione Europea nel rapporto “Investing in Education 2025”. Secondo Manzi, mentre Meloni si esibisce in slogan e promesse durante il suo intervento a Rimini, la realtà dei fatti dimostra un quadro ben diverso.
Le dichiarazioni di Manzi
“Mentre la Presidente del Consiglio Meloni, dal palco di Rimini, si lancia in slogan e annunci propagandistici sulla scuola, arrivando perfino a parlare di asili nido gratuiti, che nella realtà non esistono, i dati ufficiali raccontano tutt’altro,” ha affermato Manzi. “Il rapporto ‘Investing in Education 2025’ della Commissione Europea certifica quello che denunciamo da mesi: l’Italia è fanalino di coda in Europa per investimenti pubblici nell’istruzione. Ultima per quota di spesa pubblica dedicata alla scuola, terzultima in rapporto al PIL. Un’umiliazione per il settore della conoscenza e l’ennesima conferma del fallimento delle politiche del governo Meloni e del ministro Valditara.”
La critica ai tagli nell’istruzione
Manzi ha continuato la sua analisi, evidenziando come l’Italia stia riducendo gli investimenti nell’istruzione a fronte degli sforzi europei. “Mentre l’Europa investe sul futuro, l’Italia taglia e riduce. A dispetto della retorica governativa, i fatti parlano chiaro: l’istruzione per Meloni e Valditara non è una priorità, ma un capitolo da sforbiciare,” ha dichiarato. “L’unica coerenza che mostrano è nei tagli: al personale, con il ridimensionamento degli organici; alle scuole, con un dimensionamento forzato che penalizza territori interi; agli studenti, con l’assenza di qualsiasi piano serio e strutturale per contrastare la dispersione scolastica, per migliorare la qualità dell’offerta formativa o per sostenere il welfare studentesco.”
Un appello per investimenti reali
Manzi ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di investimenti concreti nell’istruzione. “E mentre in Europa si discute di aumentare gli investimenti per rendere l’istruzione il motore della competitività e della resilienza, il ministro Valditara si limita a lanciare spot a costo zero: provvedimenti di facciata, privi di impatto reale, buoni solo per un titolo di giornale,” ha affermato. “Che la scuola non sia nemmeno all’orizzonte dell’agenda di governo lo dimostra anche il silenzio della premier a Rimini, dove, davanti a una platea sensibile al tema educativo, si è limitata a un accenno vago sulla parità scolastica, condito dalle solite promesse vuote e inconsistenti.”
“Il Partito Democratico continuerà a battere su questo punto con forza: ogni euro tolto all’istruzione è un euro tolto al futuro del Paese. Servono investimenti veri, strutturali, non propaganda. Basta umiliare la scuola, basta tagliare il futuro dei nostri ragazzi,” ha concluso Manzi.
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