Pressioni indebite ai neo DSGA: Il gruppo “Noi…DSGA” alza la voce per la dignità professionale

In un clima di crescente tensione e preoccupazione, il gruppo Telegram “Noi…DSGA” ha lanciato un appello urgente per denunciare le pressioni indebite che stanno affliggendo i neo Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) in Italia. Questi eventi si verificano in un periodo cruciale, che precede le scelte delle sedi per i neo DSGA, e hanno suscitato indignazione tra i membri del gruppo, i quali parlano di «fenomeno allarmante e inaccettabile».

Un fenomeno allarmante

Secondo il comunicato del gruppo, i vincitori di concorso stanno subendo «pressioni indebite, scene di isterismo e persino aggressioni psicologiche» da parte di alcuni dirigenti scolastici e di ex facenti funzione (FF). Questi comportamenti mirano a un obiettivo squallido: indurre i neo DSGA a rinunciare al ruolo conquistato con merito e fatica, per preservare equilibri precari o interessi personali all’interno delle istituzioni scolastiche.

Comportamenti vergognosi nella pubblica amministrazione

Il gruppo “Noi…DSGA” non esita a definire tali azioni come «altamente vergognose e indegne», specialmente quando perpetrate da chi riveste ruoli di responsabilità nella Pubblica Amministrazione. I membri del gruppo sottolineano che un dirigente scolastico o un lavoratore pubblico dovrebbe incarnare i valori di imparzialità, professionalità e rispetto delle norme, e non trasformarsi in un attore di manovre subdole che minano la trasparenza e la meritocrazia.

Un attacco alla meritocrazia e alla dignità professionale

Questi episodi non solo ledono la dignità personale dei colleghi coinvolti, ma rappresentano anche un attacco diretto al sistema concorsuale e all’intera amministrazione pubblica, che si fonda su principi di legalità e equità. «Chi commette tali atti si macchia di una condotta eticamente riprovevole, che non può e non deve passare inosservata», avvertono i membri del gruppo, esprimendo la loro determinazione a combattere contro tali pratiche.

Solidarietà ai colleghi attaccati

Il gruppo esprime la sua più profonda solidarietà ai colleghi che sono stati «vilmente attaccati in questi giorni». Riconoscono quanto sia difficile resistere a pressioni psicologiche, minacce velate o manipolazioni emotive, specialmente in un momento di transizione professionale tanto atteso. «Voi siete i vincitori legittimi di un concorso regolare, e il vostro diritto al ruolo è sacrosanto», dichiarano, incoraggiando i neo DSGA a non cedere a tentativi meschini di intimidazione.

Richiesta di intervento ministeriale

In questo contesto, il gruppo chiede con urgenza l’intervento del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per introdurre l’istituto del tutoraggio per i DSGA, come già previsto per i dirigenti scolastici e in tutti gli enti pubblici seri. Un meccanismo di accompagnamento e formazione iniziale potrebbe «mitigare tensioni inutili e favorire un inserimento sereno», valorizzando la professionalità dei nuovi entrati e evitando che l’ingresso nel ruolo diventi un campo minato di conflitti personali.

Vigilanza e segnalazioni: Un appello alla collettività

I membri del gruppo invitano tutti i colleghi a vigilare attentamente su comportamenti difformi da parte dei dirigenti scolastici e a segnalare immediatamente alle Organizzazioni Sindacali qualsiasi pressione illegittima subita. «Non esitate: documentate ogni episodio, conservate prove e contattate i rappresentanti sindacali per un’azione tempestiva», esortano, sottolineando l’importanza di una rete di monitoraggio collettivo per arginare questi abusi.

Critiche agli Uffici Scolastici Provinciali

Inoltre, il gruppo non può tacere sul comportamento scorretto di alcuni Uffici Scolastici Provinciali (USP), che, in caso di rinuncia da parte di un neo DSGA vincitore di concorso, stanno assegnando i posti a supplenti anziché procedere alla surroga con la graduatoria del concorso. Questa pratica, secondo il gruppo, «viola palesemente le norme concorsuali» e perpetua un sistema di precarietà che danneggia l’intera categoria. Tale approccio rende ancora più lontana la soluzione del problema della mancata valorizzazione dei DSGA, riducendo drasticamente l’appeal del ruolo per i laureati più titolati e qualificati.

Un appello all’unità e alla lotta per i diritti

Il gruppo “Noi…DSGA” chiama all’unità per difendere i diritti dei neo DSGA e il futuro della professione. «La meritocrazia non è negoziabile, e insieme possiamo far valere la voce dei DSGA», concludono, sottolineando l’importanza di continuare a lottare per un’amministrazione scolastica più giusta e rispettosa.

Con questo comunicato, il gruppo “Noi…DSGA” si pone come un faro di speranza e di supporto per tutti i neo DSGA che si trovano a fronteggiare situazioni difficili e ingiuste. La loro determinazione a combattere per la dignità professionale e per un sistema educativo più equo è un esempio di come la solidarietà e l’unità possano fare la differenza in un contesto complesso e spesso avverso.

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