Le prove d’ingresso di matematica: non solo schede, ma un percorso di consapevolezza

Come ogni anno, all’inizio di settembre, preparo per i miei alunni le prove d’ingresso di matematica. Non le considero semplicemente un “test di verifica”, ma uno strumento per responsabilizzare i bambini e renderli consapevoli del loro processo di apprendimento (ovviamente con calma proporrò loro anche le verifiche standardizzate del mio istituto).
Per questo motivo ho scelto di strutturare le prove non in modo tradizionale, ma dividendole in cinque competenze, descritte con un lessico semplice e accessibile anche per i bambini stessi.
Le competenze sono:
- Conosco come si chiamano i numeri
- So comporre e scomporre i numeri
- So eseguire le operazioni
- Conosco le moltiplicazioni e le divisioni
- Sono bravo in geometria
Le stelline: un piccolo segnale in più
Di fianco ad alcuni item ho inserito delle stelline ⭐. Ai bambini dirò che questi esercizi sono “un pochino più difficili degli altri”, così potranno sentirsi stimolati a provare senza scoraggiarsi.
Per me, invece, le stelline rappresentano indicatori importanti: mi permettono di osservare in modo più mirato alcune difficoltà specifiche che spesso emergono a questa età.
Ecco qualche esempio concreto:
- Esercizio 1 (Scrivi i numeri in parola)
- Il numero 68 è stellato perché mi serve per verificare se i bambini ricordano che si scrive con due “s”.
- Il numero 112 è invece oltre il 100: voglio osservare se, anche se non lo abbiamo affrontato sistematicamente in prima e seconda, i bambini riescono a scriverlo correttamente.
- Esercizio 2 (Scrivi in cifre i numeri)
- Il numero 79 l’ho contrassegnato perché, scrivendolo in cifre, molti bambini confondono il 9 con il 6: mi serve per capire se questo tipo di difficoltà è ancora presente.
- Anche il numero 101 è stellato perché è formato da tre cifre: voglio vedere se sanno trascriverlo correttamente.
- Esercizio 3 (Scomponi i numeri)
- Qui ho inserito il numero 134, l’unico con tre cifre, ma non specificato la marca delle centinaia: voglio osservare chi la ricorderà. Anche questa è un’informazione significativa sul loro livello di consapevolezza numerica.
- Esercizio 4 (Ricompone i numeri)
- Ho segnato 8 u e 5 da e 2 u e 6 da perché l’ordine “insolito” delle unità e delle decine può mettere in difficoltà: voglio vedere chi riesce a riorganizzare correttamente l’informazione.
- Esercizio 5 (Addizioni e sottrazioni)
- Ho contrassegnato la sottrazione 190 – 46 perché richiede un prestito partendo da uno zero nel minuendo: una situazione che rivela molto sul livello di padronanza delle procedure.
- Esercizio 8 (Divisioni)
- Infine, ho segnato 22 : 4 perché è l’unica divisione con il resto. Mi interessa capire chi riesce a gestire questo passaggio e chi invece tende a fermarsi all’intero.
Perché questo approccio?
Dividere le prove per competenze e segnalare alcuni item con le stelline mi permette di avere una fotografia più precisa, evidence-based, delle conoscenze e delle strategie dei miei alunni. Non solo: permette ai bambini stessi di diventare protagonisti della loro valutazione, riflettendo su quali esercizi risultino più semplici e quali invece richiedano più attenzione.
Il mio obiettivo non è solo “controllare” cosa sanno, ma renderli consapevoli del loro percorso di crescita, trasformando le prove d’ingresso in un momento di responsabilizzazione e di apprendimento metacognitivo.
Ma non è finita qui. La mia restituzione ovviamente avverrà per competenze e lo farò attaccando post it con il mio feedback alle loro prove (eventualmente aggiungerò colla). Per praticità li ho stampati applicandoli a schieramento su un foglio A4, vi lascio anche quel file.

Potete scaricare tutto sotto a queste immagini. Tenete d’occhio questo articolo perchè presto caricherò anche i files delle prove per la prima e l’osservazione in entrata delle competenze trasversali osservabili nei lavori di gruppo.



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